La tensione nella Striscia di Gaza è tornata alta oggi, dopo che l’esercito israeliano ha confermato raid aerei nella zona meridionale di Rafah. «Stamattina i terroristi hanno lanciato un missile anticarro e sparato contro le nostre truppe, impegnate a smantellare tunnel e strutture utilizzate per attività terroristiche», ha scritto l’Idf, sottolineando che tali azioni costituiscono «una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco» e che Israele «risponderà con fermezza».

Hamas ha però negato qualsiasi violazione della tregua. In una nota delle Brigate Ezzedine Al-Qassam, l’ala militare del movimento palestinese, si afferma di non essere a conoscenza di scontri a Rafah e di non avere contatti con i gruppi rimasti nell’area, definita «zona rossa sotto il controllo dell’occupazione».

«Riaffermiamo il nostro pieno impegno a implementare tutto ciò che è stato concordato, primo fra tutti il cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza», si legge nel comunicato. Nella stessa giornata, Hamas ha annunciato di aver rintracciato un altro corpo di ostaggio israeliano, il tredicesimo, che sarà consegnato alle autorità israeliane «se le condizioni sul campo lo consentiranno». L’operazione, secondo la milizia palestinese, si inserisce nel contesto delle attuali tensioni e presunti violazioni della tregua.

(Unioneonline)

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