Saranno arrestati e detenuti nelle prigioni in cui sono reclusi i terroristi gli attivisti della Global Sumud Flotilla, partiti per «rompere il blocco illegale di Gaza» e portare gli aiuti umanitari nella Striscia.

Questa la “minaccia” del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir, che ha presentato al governo un piano volto a fermare la Global Sumud Flotilla in base al quale tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata - a differenza della precedente prassi - nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi in condizioni rigorose tipicamente riservate ai prigionieri di sicurezza. Agli attivisti saranno negati privilegi speciali come tv, radio e cibo specifico: «Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell'agiatezza», ha dichiarato Ben-Gvir citato dal Jerusalem Post, aggiungendo che le navi saranno sequestrate. 

La replica

«Noi non ci fermiamo, andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità», risponde Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla. «Mi auguro, nel caso in cui Israele metta in pratica arresti con il carcere duro, che il nostro governo intervenga perché siamo cittadini italiani e navighiamo in acque internazionali. Quindi Israele non ha alcun diritto di arrestarci e sequestrare le nostre navi», prosegue.

La missione, sottolinea Delia, «è totalmente legale, pacifica e umanitaria. Noi stiamo facendo tutto secondo le regole. Non vedo come portare cibo e acqua a una popolazione che sta morendo di fame, oltre che di bombardamenti, possa essere considerato un appoggio ad Hamas».

Il rientro a Barcellona

La spedizione salpata ieri intanto, composta da una ventina di imbarcazioni, è rientrata all'alba di oggi nel porto di Barcellona a causa del maltempo che si è abbattuto sul nordest della Spagna.

La decisione di rientrare è stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui Greta Thunberg.

(Unioneonline)

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