Irlanda del Nord, i nazionalisti sfiorano l'impresa: alle elezioni i filo-inglesi vincono di un seggio
Nottata di spoglio in Irlanda del Nord, dove si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Parlamento.
A conquistare la maggioranza relativa è stato il partito protestante, ma per un solo seggio. La rimonta del movimento da sempre rivale, lo Sinn Féin, i cattolici nazionalisti eredi dell'Ira, è stata storica.
Un successo soprattutto per la nuova leader, la quarantenne Michelle O'Neill.
Dei 90 seggi dell'assemblea, 28 sono andati agli unionisti filo-inglesi e 27 ai separatisti che vorrebbero annettersi all'Irlanda. Una conclusione che ha polarizzato il Paese, rendendo la governabilità ancora più difficile.
A manipolare il voto, dicono gli analisti, è stato anche il risultato della Brexit. Mentre i nazionalisti avevano votato per restare nell'Unione europea, gli unionisti avevano fatto campagna per l'uscita. Hanno così perso consensi, migrati verso i cattolici.
Ora i due partiti dovranno trovare un accordo per formare il nuovo governo.
In caso contrario, toccherà al governo di Londra intervenire per creare un nuovo esecutivo.