Iraq, Amnesty: "Vittime di Mosul 10 volte quelle delle stime ufficiali". E l'Australia ritira il contingente
"Siamo orripilati, ma non sorpresi, da questi nuovi dati. Questi numeri sono assolutamente in linea con le nostre precedenti conclusioni sulle migliaia di civili uccisi durante la battaglia per Mosul e sul fatto che queste morti siano state causate non solo dal cosiddetto Stato islamico, ma anche dalle forze irachene e di coalizione. La stima è più di dieci volte superiore le cifre riportate dalle forze della coalizione, che hanno rivendicato la responsabilità di solo 326 morti''.
A dichiararlo è Lynn Maalouf, responsabile delle ricerche di Amnesty International sul Medio Oriente, in relazione alle notizie stampa secondo cui a Mosul ci sono state tra le 9mila e le 11mila vittime civili. "Il fallimento delle forze irachene e della coalizione di riconoscere e indagare sulle morti dei civili a Mosul - aggiunge - è una palese abdicazione di responsabilità. Chiediamo trasparenza e un onesto resoconto pubblico del vero costo umano di questa guerra, nonché un'indagine immediata condotta dalla coalizione a guida Usa e dalle forze irachene nelle violazioni e negli attacchi illegali documentati da Amnesty International e da altri gruppi indipendenti durante la battaglia per Mosul''.
L'AUSTRALIA ABBANDONA IL CAMPO - Intanto l'Australia ha annunciato il ritiro del suo contingente aereo dalla Siria e dall'Iraq, dopo tre anni di operazioni nell'ambito della coalizione internazionale di lotta all'Isis.
Torneranno in patria dunque i sei aerei da combattimento F/A-18 Hornet, dopo aver effettuato un totale di 2.700 operazioni, ha riferito la ministra della Difesa australiano Marise Payne.
(Unioneonline/m.c.)