In vigore i dazi, Trump esulta: «Miliardi di dollari negli Usa». Con la Ue accordo al 15%, stangati Brasile e India
In Sardegna colpiti l’agroalimentare e il vitivinicolo, Bruxelles tratta ma i negoziati sono «estenuanti»(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono scattati alle 6.01 italiane, subito dopo la mezzanotte di Washington, i dazi Usa contro 92 Paesi. Il pendolo oscilla dal 10% al Regno Unito fino al 50% riservato a India e Brasile.
E Donald Trump allo scoccare del 7 agosto ha scritto, a caratteri tutti maiuscoli sul suo social Truth: «È mezzanotte!!! Miliardi di dollari in dazi stanno affluendo negli Stati Uniti d'America». Poco prima aveva scritto: «I dazi reciproci entreranno in vigore a mezzanotte di questa notte. Miliardi di dollari, in gran parte da Paesi che hanno approfittato degli Stati Uniti per molti anni, ridendosela in ogni modo, cominceranno ad affluire negli Usa. L'unica cosa che può fermare la grandezza dell'America sarebbe una Corte di sinistra radicale che vuole vedere il nostro Paese fallire».
Per l'Unione europea si applicano dazi al 15% per quasi tutti i prodotti, a parte acciaio e alluminio per cui l’aliquota è al 50%, anche se proseguono le trattative per definire vari prodotti rispetto all'intesa di massima. Negoziati che fonti Ue definiscono «estenuanti», e in cui l’Europa cerca di ottenere deroghe per il fiore all’occhiello del suo export (e anche di quello italiano e sardo), l’agroalimentare e il settore vinicolo.
Il Canada si ritroverà a fare i conti con il 35% e ancora più amaro è il destino della Svizzera, raggiunta da una tariffa del 39%. I Paesi più “puniti” con il 50% sono Brasile e India: il primo per il processo giudicato dal tycoon «feroce» contro l’ex presidente Bolsonaro, il secondo per la complicità con Mosca.
(Unioneonline)