Lunghe file sin dalle prime ore della mattina in Vaticano per l’ultimo saluto a Benedetto XVI.

Mattarella e Meloni ieri sono stati tra i primi a recarsi in San Pietro, dove la salma del Papa emerito sarà esposta fino ai funerali di giovedì presieduti da Francesco.

Ratzinger verrà sepolto nelle grotte vaticane, nella tomba dove precedentemente stava Wojtyla.

Ieri sono arrivati anche l’omaggio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Poi quello del titolare della Farnesina Antonio Tajani ma anche altri rappresentanti politici hanno annunciato la loro presenza. Non c'è la folla oceanica che ci fu per la morte di Wojtyla, quando i tempi di attesa per entrare in basilica erano mediamente di 24 ore, e con oltre tre milioni di pellegrini che alla fine dell'esposizione avevano salutato il Papa polacco. Ma il flusso di persone che vuole “salutare” Benedetto supera comunque ogni aspettativa.

Sono 65mila i fedeli che ieri si sono recati in basilica, il doppio dei 30-35mila che erano stati previsti nei giorni scorsi dalla Prefettura di Roma.

È una folla composta e ordinata, quella che sfila davanti alla salma di Ratzinger dopo un paio d'ore di attesa. Tutti passano al metal detector, poi dalla piazza la coda per entrare. Una volta messo piede in basilica, tutto è avvolto nel silenzio. Si scorre velocemente, il tempo di una preghiera veloce, o di una foto. Ad accogliere i primi pellegrini ci sono mons. Georg Gaenswein, il segretario di Ratzinger, e il cardinale arciprete della basilica Mauro Gambetti. I più anziani alla fine dell'omaggio hanno gli occhi lucidi. Ma anche i giovani affrontano convintamente questa fila per un Pontefice emerito che spesso è stato percepito come distante dalla gente.

Tra i pellegrini anche i turisti che in questa stagione di vacanze di fine anno già si trovavano a Roma. E se le guide invitano a tralasciare l'ingresso in basilica "perché ci vuole davvero troppo tempo", qualcuno non desiste e si mette in fila lo stesso anche per vivere un momento per certi versi storico, perché Benedetto è comunque il primo Papa emerito della storia

I FUNERALI - Quello al papa emerito sarà un addio solenne ma "sobrio”, come avrebbe voluto lo stesso Ratzinger. Molte le personalità attese giovedì 5 gennaio (il via dalle 9.30), e fra gli altri il presidente della Polonia Andrzej Duda, il re del Belgio Filippo, la regina madre di Spagna Sofia, accompagnata dal ministro per la presidenza Felix Bolaños, e da un gruppo di alti prelati guidati dal presidente della Conferenza episcopale spagnola, il cardinale Juan José Omella. E poi anche il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa e una delegazione del Patriarcato ortodosso di Costantinopoli.

Al fianco del Pontefice, nelle celebrazioni, potrebbe esserci il decano del collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re, o il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin.

(Unioneonline/v.l.)

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