Il Covid rialza la testa in Cina, complici la brusca uscita dalle restrizioni stabilita dalle autorità e una campagna vaccinale poco efficace.

La curva del numero di contagi nel Paese è improvvisamente salita da circa due settimane, quando il governo in seguito alle proteste ha deciso di smantellare il rigoroso regime zero-Covid.

Pechino corre ai ripari, aumentando i posti letto di terapia intensiva, il numero di medici a disposizione e le scorte di medicinali: lo riferiscono i media statali, come riporta il Guardian. Secondo la Cnn si potrebbe arrivare a quasi 1 milione di morti, mentre il Paese si prepara ad affrontare un'ondata di infezioni senza precedenti che si diffondono dalle grandi città alle vaste aree rurali.

«L'ondata di infezioni probabilmente sovraccaricherebbe molti sistemi sanitari locali in tutto il Paese», si legge nell'analisi (realizzata da tre docenti dell'Università di Homg Kong) pubblicata sul server di preprint Medrxiv.

Le autorità hanno ammesso che è «impossibile» per il sistema tenere traccia del numero di nuovi infetti e il conteggio ufficiale è in contrasto con le segnalazioni di decessi e l'aumentato lavoro delle pompe funebri. L'attuale ondata dovrebbe raggiungere il picco nelle principali città questo mese, prima che la seconda e la terza ondata possano colpire dopo i viaggi del Capodanno lunare e il successivo ritorno al lavoro.

Le assenze dal lavoro per il Covid, intanto, hanno già provocato interruzioni nella produzione e nelle catene di approvvigionamento.

(Unioneonline/D)

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