I cileni hanno votato ieri a larghissima maggioranza (78,3%) a favore di una nuova Costituzione in sostituzione di quella ereditata dall'era del dittatore Pinochet, in un referendum tenuto un anno dopo una massiccia rivolta popolare contro le disuguaglianze sociali.

Secondo i risultati quasi definitivi che coprono oltre il 99% dei seggi elettorali, i voti a favore di una nuova Costituzione hanno vinto di gran lunga con il 78,28%. L'affluenza è stata intorno al 50%, secondo l'autorità elettorale del Cile.

I cileni hanno anche deciso, con una maggioranza del 79,24%, che il lavoro di riscrittura sarà realizzato da una Assemblea costituente composta al 100% da persone scelte attraverso un voto popolare.

L'altra opzione, di un organismo formato per il 50% da parlamentari e dal 50% da persone scelte attraverso una elezione ha ottenuto soltanto il 21% di consensi.

Quindi i 155 membri della Assemblea costituente saranno scelti in occasione delle elezioni amministrative dell'11 aprile 2021, sulla base di un criterio di parità di genere e con una rappresentanza di delegati delle popolazioni indigene.

L'Assemblea costituente avvierà i suoi lavori nel maggio 2021 e il risultato del suo lavoro sarà sottoposto da un referendum di ratifica popolare che si svolgerà nel secondo semestre del 2022. In caso di approvazione la nuova Costituzione entrerà in vigore immediatamente, sostituendo automaticamente la precedente.

(Unioneonline/F)
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