Una lettera inviata al Corriere di Bologna per cancellare una "macchia indelebile sul mio nome", per negare di aver mai stuprato una donna, accusa per la quale Norbert Feher, alias Igor il Russo, era ricercato in Serbia.

"Sono stato accusato di un crimine che non ho commesso, non potrei mai far male a una donna neanche per scherzo. Potrei far fuori altri 50 uomini, anche armati, però non potrei mai fare male a una donna".

Nella missiva inviata al quotidiano Feher, che è accusato di aver ucciso tre persone in Spagna e due in Italia (Davide Fabbri a Budrio e Valerio Verri a Portomaggiore) parla della sua detenzione nel carcere di massima sicurezza di Zuera, non lontano da Saragozza: "Un carcere misto, con uomini e donne, roba che in Italia non esiste".

Ma è su quell'accusa di stupro che pone l'accento, quasi a voler rivendicare un codice d'onore nella sua carriera di efferato criminale: "Mi hanno accusato di un crimine mai fatto, che avrei commesso 20 anni fa: peccato che all'epoca non c'era la tecnologia né avevo le conoscenze che ho adesso, perché in questo preciso momento quelle accuse le potrei smontare in 5 minuti".

La lettera si chiude con un "saluto cordiale" e la richiesta di scrivere la verità.

Firmato "F. Ezechiele N.".

(Unioneonline/L)

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