Anche se il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dichiara che “non ci sono prove”, i russi rivendicano la conquista di Mariupol. “La città è sotto il controllo russo”, afferma il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, citato da Interfax. Circa 2 mila soldati ucraini sono ancora assediati nell'acciaieria Azovstal e restano asserragliati dentro il centro siderurgico, mentre dalla città sono stati evacuati circa 142mila civili, ha aggiunto.

Vladimir Putin ha annullato l’operazione per prendere d'assalto l’acciaieria per “salvare la vita delle truppe” e chiesto la resa a chi si trova lì dentro: “Chi si arrende avrà la vita risparmiata”, ha detto, definendo “un successo” la “liberazione” di Mariupol. Ha inoltre imposto il blocco dell’acciaieria in modo che “non possa passare una mosca”.

La vicepremier ucraina Iryna Vereshcuk chiede un “corridoio umanitario urgente” dall’impianto siderurgico, dove ci sarebbero “mille civili e 500 soldati feriti da evacuare”.

L’annuncio della presunta presa di Mariupol arriva proprio nel giorno in cui Kiev ha proposto a Mosca una “sessione speciale di negoziati” nella città simbolo del martirio. Proprio a Mariupol le forze russe stanno preparando una parata militare in grande stile il 9 maggio, giorno della vittoria contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale. E la bandiera rossa sovietica già sventola in diverse città occupate, da Kherson a Kreminna.

Sul fronte degli aiuti, armi e munizioni “affluiranno ogni giorno per aiutare gli ucraini a difendersi dall’aggressione russa”, ha assicurato Joe Biden, incassando il plauso di Zelensky: “I nostri partner hanno iniziato a capire di cosa abbiamo bisogno e quando ne abbiamo bisogno, subito”, ha commentato il presidente ucraino. Dagli Usa sono stati annunciati aiuti a Kiev per 1,3 miliardi di dollari: 800 milioni per il supporto militare e 500 milioni per il supporto finanziario. 

Sulla guerra economica è intervenuto nuovamente a gamba tesa il presidente cinese Xi Jinping, affermando che Pechino “si oppone a sanzioni unilaterali, doppi standard e giurisdizione a braccio lungo”.

(QUI tutte le notizie sull’Ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora.

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Il ceo dell’acciaieria Azovstal: “Vicini alla catastrofe”

La situazione nell'acciaieria Azovstal a Mariupol è "vicina a una catastrofe". Lo ha detto alla Cnn Yuriy Ryzhenkov, il ceo della compagnia che possiede l'impianto. "Quando è iniziata la guerra avevamo immagazzinato una buona scorta di cibo e acqua nei rifugi antiaerei e nelle strutture dell'impianto - ha spiegato -. Purtroppo tutto tende a esaurirsi, soprattutto il cibo e le necessità quotidiane. Penso che ora si sia vicino a una catastrofe". È stata istituita una linea diretta per i dipendenti dell'acciaieria, ha aggiunto, e finora 4.500 sono stati in contatto, mentre circa 6.000 devono essere ancora rintracciati.

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Dagli Usa nuovi droni a Kiev

L'aviazione Usa ha creato dei nuovi droni appositamente per venire incontro alle esigenze delle forze armate ucraine. Lo ha detto il portavoce del Pentagono alla Cnn. Si tratta del sistema Phoenix Ghost di cui gli Stati Uniti invieranno 121 pezzi nel prossimo pacchetto di armi. Rispetto agli Switchblade, i cosiddetti 'droni kamikaze già inviati dagli Stati Uniti, questi hanno un "raggio d'azione" più ampio, ha detto Kirby senza dare altri dettagli.

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Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

Nuovo scambio i prigionieri tra Russia e Ucraina, il sesto dall'inizio della guerra. Secondo la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata da The Kyiv Independent, due ufficiali, otto soldati e nove civili sono stati rilasciati dai russi. Alcuni sono feriti. Vereshchuk non ha invece rivelato il numero di prigionieri di guerra russi che l'Ucraina ha inviato in cambio alla Russia.

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La Russia sanziona Zuckerberg e Kamala Harris

La Russia ha imposto sanzioni contro 29 funzionari, imprenditori e giornalisti Usa, tra cui la vicepresidente Kamala Harris e l'ad di Meta, Mark Zuckerberg. Altre sanzioni sono state decise contro 61 cittadini canadesi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca, citato dalla Tass. 

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Biden: “Non ci sono prove della caduta di Mariupol”

Joe Biden, in conferenza stampa alla Casa Bianca, ha messo in discussione che Mariupol sia caduta completamente in mani russe: “Non ci sono prove”. "Putin non vincerà ma in Ucraina – ha aggiunto – non riuscirà mai ad occuparla del tutto". Gli Usa, comunque, "non rinunceranno mai a combattere contro i tiranni". 

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Dagli Usa anche 500 milioni di aiuti finanziari a Kiev

Il Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti finanziari all'Ucraina per 500 milioni di dollari.

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Biden annuncia altri 800 milioni di dollari di aiuti militari

Joe Biden annuncerà un ulteriore pacchetto di aiuti militari Usa per 800 milioni di dollari all'Ucraina. Lo riferisce un alto dirigente dell'amministrazione americana. Il presidente farà l'annuncio dalla Casa Bianca, prima di volare a Portland, Oregon.

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Kiev: "I russi non avanzano nel Lugansk”

L'esercito russo non è riuscito ad avanzare nelle ultime 24 ore sia nella regione di Lugansk che in direzione di Gulyai Pole, nella provincia di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud orientale. Lo afferma il consigliere del capo dell'ufficio del presidente ucraino Oleksiy Arestovych, citato da Ukrinform.

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Mosca ordina chiusura consolati lettone, lituano ed estone

Mosca ha ordinato la chiusura dei consolati lettone, lituano ed estone in Russia come misura di ritorsione: lo ha reso noto il ministero degli Esteri, riporta Sky News. All'inizio di questo mese la Lettonia e l'Estonia avevano ordinato la chiusura di due consolati russi ciascuna a causa dell'invasione dell'Ucraina. Inoltre, la Lituania aveva espulso l'ambasciatore russo dopo che l'Ucraina aveva accusato le forze russe di aver ucciso civili a Bucha, alla periferia di Kiev. Il ministero degli Esteri russo ha precisato in un comunicato che verranno chiusi i consolati lettoni di San Pietroburgo e Pskov, il consolato estone di San Pietroburgo e il suo ufficio di Pskov, oltre al consolato lituano di San Pietroburgo.

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Estonia riconosce azioni russe come genocidio

L'Estonia è diventato oggi il primo Paese a riconoscere ufficialmente le azioni della Russia in Ucraina come genocidio. Lo riporta il Kyiv Independent. "Il Parlamento estone ha approvato una risoluzione che definisce l'aggressione della Russia e i successivi crimini di guerra contro l'Ucraina un atto di genocidio e ha esortato altri Paesi a fare lo stesso", scrive il giornale in un tweet.

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Russia: “Colpiti nella notte 1.001 obiettivi militari ucraini”

Le forze russe hanno colpito la notte scorsa con missili e proiettili di artiglieria 1.001 obiettivi militari in Ucraina, incluse 162 postazioni di fuoco: lo ha reso noto il ministero della Difesa del Paese. Lo riporta il Guardian.

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Mosca: “Militari ucraini possono deporre le armi e lasciare Mariupol con corridoi”

I militari ucraini possono deporre le armi e lasciare Mariupol attraverso i corridoi umanitari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "I militari ucraini hanno avuto e hanno ancora la possibilità di deporre le armi e lasciare la città attraverso i corridoi designati", ha detto Peskov in conferenza stampa commentando la proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che le truppe russe catturate siano scambiate con la fornitura di un passaggio umanitario sicuro per i militari ucraini. "Questa possibilità esisteva anche prima che il presidente Zelensky facesse la sua dichiarazione", ha detto.

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Furiosi bombardamenti russi su Kharkiv

Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, è sotto intensi bombardamenti. Lo riferisce il sindaco Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Guardian. "Enormi esplosioni. La Federazione russa sta bombardando furiosamente la città", ha detto. Il sindaco ha spiegato che in città è presente ancora 1 milione di persone, mentre circa il 30% della popolazione, per lo più donne bambini e anziani, è stato evacuato.

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Oltre mille corpi di civili negli obitori dell’oblast di Kiev

Negli obitori della regione di Kiev si trovano attualmente i corpi di oltre mille civili. Lo ha indicato all'Afp un responsabile ucraino. "1.020 corpi di civili, unicamente civili, sono (negli obitori) della regione di Kiev", ha detto la vice prima ministra Olga Stefanichyna parlando dalla città di Borodianka, a nord ovest di Kiev.

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Video Putin-Shoigu, per Kiev è un montaggio

I media statali russi hanno pubblicato un video che mostra l'incontro odierno tra il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa Sergej Shoigu, ma secondo i media di Kiev il filmato potrebbe essere un "montaggio": lo riporta la Ukrainska Pravda.

"È possibile che il video sia un montaggio. In particolare, osservatori hanno notato una (schiena) incurvata in modo insolito e movimenti innaturali della testa di Putin", scrive il giornale online, che pubblica un link a uno spezzone del filmato postato su Telegram dall'agenzia di stampa statale Ria Novosti.

Il video, di un minuto e 17 secondi, mostra Putin e Shoigu seduti a un piccolo tavolo, l'uno di fronte all'altro: nelle immagini parla solo il presidente russo, che appare con la testa incassata tra le spalle ricurve, mentre il ministro della Difesa si limita ad annuire.

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Il sindaco: “Fossa comune a Mariupol”

"I nostri cittadini hanno riferito che oggi a Mangush, vicino Mariupol, i soldati russi hanno scavato una fossa comune di 30 metri e portato dei corpi con i camion". Lo rende noto il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, citato dall'Agenzia Unian.

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Kiev: “Urgente corridoio da Azovstal, 1.500 da evacuare”

"Chiediamo ai russi un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento di Mariupol Azovstal. Lo chiede la vicepremier ucraina Iryna Vereshcuk su Telegram. "Ora ci sono circa 1.000 civili e 500 soldati feriti. Devono essere tutti tirati fuori dall'Azovstal oggi", aggiunge la vice prima ministra, che si appella ai leader mondiali e alla comunità internazionale a "concentrare i loro sforzi su Azovstal ora. Ora - conclude - questo è un punto chiave e un momento chiave per lo sforzo umanitario!".

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Nessun civile ha lasciato Azovstal

Nessun civile ha usato i corridoi umanitari aperti dalla Russia per l'evacuazione dall'acciaieria Azovstal a Mariupol per due giorni di seguito. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu al presidente Vladimir Putin, citato dall'Agenzia Interfax. "Negli ultimi due giorni, abbiamo seguito i suoi ordini e dichiarato una tregua tra le 14 e le 16, tutte le ostilità sono cessate e sono stati aperti corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili che potevano essere presenti sul terreno di Azovstal. Nessuno è uscito da Azovstal", ha detto Shoigu. "Altri civili, più di 100 persone, sono riusciti a partire", ha aggiunto.

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Putin a Shoigu: “Inopportuno assalto all’acciaieria, ti ordino di annullarlo”

Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato il previsto assalto all'acciaieria Azovstal di Mariupol ritenendolo "inopportuno": lo riporta la Tass. "Ritengo inopportuno il proposto assalto all'acciaieria. Ti ordino di annullarlo ", ha detto Putin al suo ministro della Difesa, Sergej Shoigu, durante il loro incontro. "Va bene," ha risposto Shoigu, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa.

“Soprattutto in questo caso – ha detto Putin –, dobbiamo pensare a preservare la vita e salute dei nostri soldati e ufficiali. Non c'è bisogno di addentrarci in quelle catacombe e strisciare sottoterra, sotto quelle strutture industriali. Ma blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire”.

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Oltre 4mila soldati uccisi a Mariupol

Oltre 4 mila degli dei circa 8 mila soldati, tra reggimenti ucraini, battaglioni nazionalisti e mercenari stranieri presenti a Mariupol al momento dell'accerchiamento russo, sono stati eliminati durante la liberazione della città; 1.478 si sono arresi. Lo ha riferito il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu al presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass.

"Al momento dell'accerchiamento, le truppe ucraine, le formazioni nazionaliste e i mercenari stranieri che erano anche in gran numero ammontavano a circa 8.100", ha detto Shoigu.

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Putin chiede il blocco di Azovstal: “Non deve passare una mosca”

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che il sito industriale della Azovstal a Mariupol venga bloccato in modo che "non possa passare una mosca". Lo riferisce l'agenzia russa Tass.

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Putin annulla l’operazione nell'acciaieria

Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato l'operazione per prendere d'assalto l'acciaieria di Azovstal a Mariupol, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe. Lo riporta l'agenzia russa Tass.

Serviranno ancora 3-4 giorni per completare le operazioni nell'acciaieria di Azovstal di Mariupol, dove si trovano le rimanenti truppe ucraine, ha detto il ministro della Difesa Sergej Shoigu.

"La liberazione di Mariupol è un successo”, ha detto Putin, aggiungendo che chi si arrende “avrà la vita risparmiata”.

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Mosca: “Abbiamo preso Mariupol”

La città di Mariupol è sotto il controllo russo. Lo dice il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu, citatto da Interfax. Circa 2 mila soldati ucraini sono assediati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol e restano asserragliati dentro il centro siderurgico, ha aggiunto. Dalla città sono stati evacuati circa 142mila civili.

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Bandiera rossa sovietica sventola nelle città occupate dai russi

La bandiera rossa sovietica della vittoria della Seconda Guerra mondiale sta cominciando ad apparire in alcune zone occupate dell'Ucraina in vista della celebrazione del 9 maggio del Giorno della Vittoria. Lo riferisce la Cnn.

Le truppe russe hanno alzato una grande bandiera rossa a Kherson e Kreminna, occupate dall'esercito di Mosca. Alcuni video pubblicati dai separatisti sostenuti dalla Russia hanno mostrato le truppe che fissano la bandiera della vittoria a un edificio del governo ucraino. La bandiera è stata anche issata in cima all'edificio del consiglio regionale nella città di Henichesk, nella provincia di Kherson (Ucraina meridionale).

La bandiera rossa fu fatta sventolare sopra il Reichstag di Berlino il 9 maggio 1945, quando i nazisti si arresero ai sovietici. Il 9 maggio è diventato da allora una festa venerata in Russia e la bandiera un'importante icona.

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Premier spagnolo e danese a Kiev

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è arrivato insieme al suo omologo danese Mette Frederiksen a Kiev, dove incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto il governo spagnolo.***
 

Nove corpi di civili a Borodyanka: “Torturati”

Nove cadaveri di civili sono stati trovati a Borodyanka, nella provincia di Kiev, alcuni con "segni di tortura". Lo ha riferito la polizia della capitale ucraina mercoledì sera. "Queste persone sono state uccise dagli occupanti russi e alcune delle vittime mostrano segni di tortura", ha accusato il capo della polizia locale Andrey Nebytov su Facebook.

Boroyanka è stata, secondo Kiev, la scena di "massacri di civili" in marzo, quando le forze russe hanno occupato la città. Ieri il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha visitato la cittadina: "La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui", ha detto.

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“Avanti con l’evacuazione da Mariupol”

Continuano anche oggi le operazioni di evacuazione di civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. A Mariupol "oggi continuiamo a evacuare donne, bambini e anziani", afferma Vereshchuk, precisando che l'imbarco sugli autobus inizierà alle 14 ora locale. "La situazione della sicurezza è difficile. Potrebbero esserci dei cambiamenti", ha aggiunto. Si attende invece l'arrivo dei "quattro autobus di evacuazione" riusciti a lasciare la città ieri lungo il corridoio umanitario: "Hanno passato la notte a Berdyansk e ora sono diretti a Vasylivka. Li stiamo aspettando presto a Zaporizhzhia".

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Russi avanzano verso Kramatorsk

"Le forze russe stanno ora avanzando dalle aree di base nel Donbass verso Kramatorsk", nell'est dell'Ucraina, "che continua ad essere oggetto di persistenti attacchi con i razzi". Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento dell'intelligence diffuso su Twitter.

"Le forze russe vogliono probabilmente dimostrare di aver compiuto successi significativi prima delle loro celebrazioni annuali del giorno della Vittoria il 9 maggio", prosegue l'intelligence, precisando che "questo potrebbe condizionare la velocità e la forza con cui tentano di condurre le operazioni nel periodo che precede questa data".

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Kiev: “Mosca terrà uno pseudo-referendum a Kherson”

Mosca terrà uno 'pseudo-referendum' nella città di Kherson (sud) il 27 aprile: lo rende noto l'esercito ucraino, riporta il Kyiv Independent. Secondo il Comando operativo meridionale ucraino, si tratterà di una "messa in scena": la Russia non è interessata a dar voce ai cittadini poiché i falsi risultati del sondaggio popolare a favore dell'occupazione sono "già noti".

(Unioneonline)

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