I dati personali di 553 milioni di utenti Facebook messi online da un gruppo di hacker.

Tra le informazioni sensibili pubblicate in Rete anche i numeri di telefono, compreso quello del numero uno del social network, Mark Zuckerberg, e quelli dei co-fondatori, Chris Hughes e Dustin Moskovitz.

Da quanto si è appreso, però, si tratterebbe di dati "rubati" - forse con finalità di phishing o altri illeciti - non di recente, bensì nel 2019.

Alcuni esperti, invece, ritengono che il furto possa essere molto più recente.

Secondo alcuni media internazionali lo stesso Facebook avrebbe però confermato che la sottrazione sarebbe avvenuta un paio di anni fa e che a quella "falla" è già stato posto rimedio.

I dati resi pubblici riguarderebbero, nel dettaglio, 32 milioni di utenti iscritti al social negli Stati Uniti, 11 milioni nel Regno Unito e milioni e milioni di altri utenti residenti in altri 100 Paesi del globo.

(Unioneonline/l.f.)
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