Gli 007 statunitensi sono sicuri: per loro è stata la Russia a fornire a Wikileaks materiale hackerato dal Democratic National Committee.

Tre funzionari hanno rivelato di aver ottenuto la prova conclusiva per dimostrare che la Russia ha controllato le informazioni relative alla candidata democratica alle elezioni americane Hillary Clinton.

"La Russia ha commesso attacchi informatici per interferire nelle elezioni presidenziali americane e la prossima settimana sarà pubblicato in merito un documento con informazioni declassificate", ha dichiarato il direttore della National Intelligence James Clapper.

In un comunicato congiunto firmato dallo stesso Clapper insieme al sottosegretario alla Difesa Marcel J. Lettre e al direttore della National Security Agency (Nsa) Michael Rogers si afferma che l'hackeraggio russo negli ultimi anni "è diventato sempre più aggressivo".

"La Russia - prosegue la nota - è un cyber attore che rappresenta una minaccia importante alle infrastrutture e alle reti Usa".

Confermate anche le intuizioni di Barack Obama, secondo cui gli attacchi hacker al Partito Democratico avrebbero potuto essere autorizzati "solo da ufficiali di alto livello russi".

Una risposta, quella degli 007 Usa, alle parole pronunciate dal presidente eletto Donald Trump, che, citando, Julian Assange, aveva messo in dubbio i risultati dell'inchiesta, affermando che l'hacker poteva tranquillamente essere "chiunque, anche un 14enne".

Lo stesso Trump ha già annunciato l'intenzione di rivoluzionare il sistema di intelligence statunitense dopo l'insediamento, previsto il prossimo 20 gennaio, video:

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