Scuole, ospedali, ambulanze. I continui raid israeliani su Gaza non danno tregua, la strage di civili nella Striscia continua, impietosa e inesorabile, dopo l’attacco terroristico di Hamas dello scorso 7 ottobre.

A Gaza City nella notte Tel Aviv ha attaccato l’ingresso dell’ospedale pediatrico al-Nasser, uccidendo almeno due persone. Sempre nella notte un missile israeliano ha colpito un’ambulanza davanti all’ospedale di Al Shifa, dove si sono rifugiati migliaia di sfollati: almeno 15 i morti, una sessantina i feriti, secondo il ministero della Sanità di Gaza.

L’attacco è stato confermato dalle forze militari israeliane, era pianificato perché, sostiene Tel Aviv, «il mezzo era utilizzato dai terroristi per il trasporto delle armi nell’enclave». Hamas, spiegano i media di Israele, «ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri».

Un medico di Medici Senza Frontiere (Msf) che opera all'ospedale di Al Shifa a Gaza è stato testimone dell'attacco contro un'ambulanza fuori la struttura sanitaria: «Eravamo dentro al cancello dell'ospedale quando l'ambulanza è stata colpita davanti ai nostri occhi. C'erano corpi insanguinati ovunque - racconta il dottor Mohammed Obeid -. Molti sono morti sul colpo, mentre altri sono stati portati d'urgenza in sala operatoria». 

«L'attacco mortale davanti al cancello dell'ospedale di Al-Shifa è terribile - sostiene Msf -. Si tratta di un attentato letale davanti all'ospedale principale e più frequentato di Gaza, dove il nostro personale lavora ogni giorno per fornire cure mediche salvavita. Un ulteriore tragico evento in un flusso infinito di violenze inconcepibili. I ripetuti attacchi contro ospedali, ambulanze, aree densamente popolate e campi profughi sono vergognosi. Quante persone devono morire prima che i leader mondiali si sveglino e chiedano un cessate il fuoco?».

Non finisce qui: Israele ha colpito anche una scuola dell’Onu dove si erano rifugiati migliaia di sfollati palestinesi. Almeno 12 morti e 54 feriti si registrano nell’attacco alla scuola di Al-Fakhura, che fa seguito ad altri due attacchi avvenuti nelle ultime ore ad altrettante strutture educative trasformate in rifugi improvvisati per gli sfollati, dove Tel Aviv ritiene che si nascondano militanti di Hamas. Stessa scuola già attaccata nel 2009: furono 40 i morti, in gran parte civili, mentre Israele disse di aver risposto a spari di militanti e che il bilancio delle vittime era di 9 militanti di Hamas e tre civili. Un'inchiesta delle Nazioni Unite ha poi accertato che non ci furono spari dall'interno della scuola e non vi erano esplosivi.

Non si registrano vittime invece in altri due bombardamenti che hanno colpito e distrutto la moschea Sheikh Zayed e la scuola delle Suore del Rosario di Gerusalemme.

L’ultimo bilancio delle vittime a Gaza è di 9.488, di cui 2.509 donne e 3.900 bambini, riferisce il ministero della Sanità di Hamas.

(Unioneonline/L)

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