Per il secondo turno delle elezioni dei sindaci che scatenarono feroci polemiche il 15 marzo - per la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di farle svolgere comunque a sole 48 ore dal lockdown - la Francia ha deciso di andare alle urne il 28 giugno, con "mascherina obbligatoria".

Il premier, Edouard Philippe, che ha superato l'opposizione di buona parte delle forze politiche che avrebbe preferito un rinvio a gennaio 2021, ha dichiarato che la decisione è "reversibile" nel caso di peggioramento dell'epidemia.

Il secondo turno dell'elezione per i sindaci si svolgerà oltre 3 mesi dopo il primo turno, che fu organizzato in piena pandemia e con un tasso record di astensionismo (55%): "Dopo aver soppesato i pro e i contro - ha detto Philippe - pensiamo che la vita democratica debba riprendersi i propri diritti".

Lo scrutinio sarà organizzato nei circa 5.000 comuni, fra cui Parigi, in cui il primo non è stato decisivo. Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, ha precisato che i candidati avranno a disposizione un mese per la campagna elettorale ma che questa "non dovrà essere un fattore di circolazione del virus": "sarà meglio, quindi - ha aggiunto - fare questa campagna in altro modo", privilegiare la "campagna digitale".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata