Sul caso del presunto impiego fittizio in Parlamento e sul relativo pagamento con soldi pubblici in favore della moglie Penelope, ribattezzato dai media francesi "Penelope-gate", sono in arrivo nuove rivelazioni che potrebbero mettere ancor più in difficoltà il candidato della destra François Fillon alle elezioni presidenziali francesi.

E in prima linea c'è sempre il giornale satirico "Le Canard Enchainé", che aveva fatto scoppiare lo scandalo.

Secondo "Le Canard", la signora Fillon sarebbe riuscita a ottenere due liquidazioni per un totale di 45mila euro da parte dell'Assemblea nazionale. La prima, di 16mila euro, sarebbe stata versata nell'agosto 2002 anche se un mese più tardi la signora Fillon è stata riassunta dal deputato supplente di suo marito, Marc Joulaud. La seconda, di 29mila euro, quando la moglie del politico francese ha cessato il suo contratto da assistente parlamentare.

Una nuova tegola per il candidato alle presidenziali, che ieri si è scusato con i francesi, pur difende il lavoro della moglie, e ha dichiarato di voler rimanere in corsa per vincere.

LA LETTERA - François Fillon ha inoltre fatto sapere che pubblicherà domani una lettera rivolta a tutti i francesi, nell'ennesimo tentativo di chiarire la polemica sul lavoro, presunto fittizio, della moglie Penelope come sua assistente parlamentare.

Indagine che è arrivata a coinvolgere anche i due figli della coppia. La lettera verrà pubblicata dalle testate regionali francesi.
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