La Francia manda in soffitta la dottrina Mitterand e si dice possibilista sull'estradizione degli ex terroristi italiani che reclama da tempo l'Italia.

Il ministro degli Affati europei Nathalie Loiseau in un'intervista al quotidiano Le Monde dichiara: "Penso che il nostro Paese abbia vissuto a lungo sottovalutando il trauma che è potuto essere il torrorismo in Italia o in Spagna e che l'abbiamo trattato con un'indifferenza che non condivido".

"Non c'è nessuna ragione per il governo francese di opporsi a una possibile estradizione degli ex terroristi italiani rivendicati da Roma", continua, per poi precisare che sono i giudici a occuparsi di tali questioni e lanciare una stoccata a Matteo Salvini.

"Si tratta di un tema trattato tra le giustizie dei due Paesi. Non spetta ad un ministro dell'Interno venire a cercare i brigatisti in Francia e non spetta al suo omologo francese consegnarli. Ci sono magistrati che lavorano tra loro, esaminando caso per caso, controllando il rispetto di un'eventuale prescrizione", afferma ancora Loiseau.

Che spiega di non avere una dottrina in merito: "Se la giustizia di un Paese straniero che rispetta lo Staot di diritto chiede l'estradizione di qualcuno che si è reso colpevole di crimini di sangue, sta ai magistrati decidere".

La dottrina Mitterand prevedeva di non autorizzare l'estradizione di ex militanti politici che avessero rinunciato alla lotta armata.

Salvini ormai da settimane ripete a giorni alterni di attendere da Parigi "quindici terroristi italiani da mandare in galera".

(Unioneonline/L)
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