Francia al tredicesimo giorno di proteste contro la riforma delle pensioni varata da Emmanuel Macron, sono 200mila le persone in piazza. Lo sciopero dei trasporti sta mettendo in ginocchio un Paese ormai paralizzato, e neanche le dimissioni del ministro che ha lavorato alla riforma - Jean Paul Delevoye - ha placato i contestatori.

La rete elettrica è stata manomessa "a causa di azioni volontarie", e 90mila case sono rimaste senza corrente.

"In giornata, circa 90mila case sono rimaste senza luce a causa di azioni volontarie commesse da esponenti del sindacato Cgt nella rete elettrica di Lione", ha spiegato la direzione del gestore della rete, denunciando "atti ostili legati al movimento sociale contro la riforma delle pensioni".

Poco dopo le azioni sono state rivendicate dal sindacato.

Non solo blackout. Intorno a Parigi si registrano 300 chilometri di ingorghi, ieri erano ben 600.

Il timore di molti cittadini è che la protesta prosegua fino a Natale, e anche oltre, causando grossi problemi a chi - durante le feste - vuole ricongiungersi con i familiari.

Per questo si moltiplicano gli appelli alla tregua. Ma non basteranno certo le dimissioni del ministro: è necessario un compromesso, soprattutto sulla questione dell'età per avere una pensione piena, innalzata da 62 a 64 anni. Cruciale l'incontro di domani, mercoledì 28 dicembre, dei sindacati con il premier Edouarde Philippe.

(Unioneonline/L)
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