Sempre più vicina a Gaza la Global Sumud Flotilla, la spedizione internazionale diretta verso la Striscia. «Restiamo vigili mentre entriamo nell’area in cui le precedenti flottiglie furono intercettate o attaccate», scrivono gli organizzatori.

La tensione a bordo resta alta. «Proseguiamo senza lasciarci intimidire dalle minacce israeliane», ribadiscono. In un video pubblicato sui suoi canali social, l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, che si trova a bordo, racconta: «Abbiamo visto l’esercito israeliano avvicinarsi e ci stiamo mettendo in posizione». Scuderi, con indosso un giubbotto di salvataggio, avverte: «Non sappiamo quando potremo riaprire le comunicazioni». Nel post che accompagna il filmato scrive: «L’esercito israeliano sta per abbordare le nostre barche».

La diretta: 

Crosetto: «Vi difendiamo anche se vi sentite offesi»

«A quei pochi presunti 'attivisti' che non si sentono rappresentati dalle nostre Forze armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto su X, commentando «alcuni 'attivisti', che a Palermo, davanti al teatro Politeama, si sentono 'offesi' dal solo fatto di vedere uno stand dell'Esercito italiano 'mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza'». «Sono certo che la stragrande maggioranza degli Italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre Forze armate».

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Flotilla: «Chiediamo alle istituzioni di essere responsabili»

«Sento sempre dire molte cose sugli attivisti a bordo della Sumud Flotilla, vengono chiamati irresponsabili e gli si dice che è il momento di prendersi delle responsabilità. Allora, siamo noi a dover chiedere alle istituzioni di essere responsabili». Così Maria Elena Delia, la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla. «Non ho mai sentito chiedere, invece, perché questi attivisti si dovrebbero fare male in acque internazionali? La risposta è che quando c'è Israele di mezzo le regole non valgono più - aggiunge Delia -. Le persone a bordo meritano grande rispetto perché, dopo due anni di genocidio, nessun governo ha osato fare qualcosa».

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Meloni: «Le sofferenze palestinesi forse non sono una priorità per la Flotilla»

«È una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c'è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi, ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata sul caso della Flotilla a margine del vertice Ue. «La cosa importante è il sostegno europeo al piano» per Gaza, «aspettiamo la risposta di Hamas. E credo che in questa fase, di fronte ad una possibilità che sarebbe storica, insistere in una iniziativa che ha dei margini di pericolosità e di irresponsabilità…». La Spagna, ha aggiunto, «sta facendo esattamente quello che ha fatto anche l'Italia».

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Il premier svedese a Greta Thunberg: «Tornate a casa»

Il premier svedese Ulf Kristersson arrivando al vertice di Copenaghen ha intimato all'attivista, e sua concittadina, Greta Thunberg di «tornare a casa». L'attivista, infatti, ha lanciato un appello al governo sul quotidiano Expressen, pubblicato oggi: «Proteggete i diritti dei vostri cittadini e garantite un passaggio sicuro agli aiuti umanitari fino a Gaza». Ma il primo ministro svedese ha riposto in modo secco. «Il governo ha detto con una chiarezza che non può essere mal interpretata: sconsigliamo tutti i viaggi per Gaza nei prossimi 10 anni e ho sentito che l'Italia dice la stessa cosa». «Tornate a casa», ha concluso.

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«La Marina userà altoparlanti con Flotilla: “Tornate indietro”»

Prima che le imbarcazioni della Flotilla raggiungano le acque territoriali di Israele, la Marina militare farà annunci con gli altoparlanti chiedendo agli attivisti di tornare indietro verso i Paesi da cui sono venuti. Se non si ritireranno, la Marina militare li fermerà e li trasferirà in Israele. Lo riferisce Channel 12. Successivamente, sarà consentito agli attivisti di essere espulsi volontariamente, e se si rifiuteranno saranno arrestati e processati da un tribunale apposito (non un tribunale ordinario) per ingresso illegale in Israele. Alcune delle navi degli attivisti saranno confiscate e altre saranno affondate.

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Madrid: «La nostra nave non potrà entrare nella zona di esclusione»

«La missione della flottiglia è lodevole e legittima, ma la vita dei suoi membri deve avere la priorità». Così il governo spagnolo ai membri della Flotilla, secondo quanto riferiscono fonti della Moncloa. Non solo: la nave inviata dalla Spagna, ha riferito Madrid, «non potrà entrare nella zona di esclusione stabilita dall'esercito israeliano poiché ciò metterebbe a rischio l'incolumità fisica del suo equipaggio e della flottiglia stessa». Di qui l’invito a fermarsi e non andare oltre.

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M5s posta una foto dalla Flotilla di una nave: «Quella è Israele»

«Quella nave là in fondo è Israele. Laggiù c'è un governo genocida; da questa parte c'è chi disarmato porta aiuti. Secondo la nostra premier sono quelli che stanno facendo questo video che mettono a rischio la pace». Lo scrive su Facebook il capogruppo del M5s alla Camera Riccardo Ricciardi postando la foto di una nave all'orizzonte scattata dal collega Marco Croatti a bordo della dalla Flotilla.

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«Siamo stati circondati all’alba»

Una barca della Flotilla è stata stamattina «aggressivamente circondata» da una nave da guerra israeliana: lo afferma la Global Sumud Flotilla in una nota, ripresa da Sky News. Secondo quanto riportato, il capitano di una delle imbarcazioni in testa è stato costretto a effettuare una brusca manovra per evitare una collisione frontale. Le comunicazioni di bordo sono state disattivate a distanza mentre la nave da guerra procedeva «pericolosamente vicina» per diversi minuti. Secondo la Flotilla, la nave ha poi molestato un'altra imbarcazione della flottiglia con manovre simili. 

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«Avvicinate imbarcazioni non identificate»

«Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate nella notte a diverse barche della Flotilla, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio. Le imbarcazioni si sono ora allontanate dalla Flotilla». A spiegarlo la portavoce italiana del Global movement to Gaza, Maria Elena Delia. «Continuiamo a navigare verso Gaza, avvicinandoci al limite delle 120 miglia nautiche - aggiunge - , vicino all'area in cui le precedenti flottiglie sono state intercettate e attaccate».

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(Unioneonline)

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