Quella di Tonga è stata la peggiore eruzione vulcanica degli ultimi 30 anni e oltre sull'intero pianeta, paragonabile a quella del vulcano Pinatubo, nelle Filippine, del 1991, che provocò 1.450 morti. È quanto affermano alcuni esperti citati dalla Cnn, e precisando che restano ancora da capire e quantificare le conseguenze dell'eruzione sottomarina avvenuta sabato scorso nell'arcipelago, seguita da uno tsunami che ha colpito buona parte del Pacifico.

Le vittime ufficiali a Tonga al momento sono due, tra cui una donna britannica, ma si teme che le conseguenze dello tsunami possano essere ben peggiori, specialmente per le isolette più esposte, mentre perfino in Perù si registrano due vittime per le onde.

Le foto aeree diffuse dalle forze di difesa neozelandesi mostrano le isole Ha'pai, al centro dell'arcipelago, completamente coperte di cenere grigia proveniente dal vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai. Le immagini satellitari mostrano una scena simile nel distretto di Kolofo'ou, nella capitale situata sull'isola principale di Tonga.

Si teme, ora, per la possibile contaminazione dell'acqua e delle riserve alimentari, con gli aiuti umanitari ostacolati dalla parziale inagibilità dell'aeroporto, coperto da uno spesso strato di cenere.

La Nuova Zelanda, che ha promesso aiuti ma non ha potuto inviarli in aereo, ha fatto sapere che invierà due navi della Marina Militare, ma il suo ministro della Difesa, Peeni Henare, ha aggiunto che ci vorranno tre giorni per raggiungere Tonga. Le due navi, la Wellington e la Aotearoa, trasporteranno un elicottero Seasprite, oltre a forniture umanitarie e di soccorso, soprattutto acqua. 

Tra i danni accertati - aggiunge la Cnn - quelli ad un importante cavo di comunicazione sottomarino che collega Tonga alle Fiji e che assicura la connettività digitale tra l'arcipelago al resto del mondo. Le riparazioni non potranno iniziare prima di febbraio. 

(Unioneonline/v.l.)

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