Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi di intelligence siriani con un ruolo di primo piano nella repressione del dissenso politico sotto il regime di Bashar al-Assad, è stato condannato all'ergastolo in Germania per crimini contro l'umanità.

L’uomo è accusato di migliaia di casi di tortura (almeno 4mila) e della morte di molti prigionieri.

La Suprema corte regionale di Coblenza si è espressa alla fine di un processo durato quasi due anni e 108 udienze, da più parti definito "politico" e che si basa sul principio, applicato dalla giustizia tedesca, della giurisdizione universale. Oltre 80 i testimoni ascoltati, molti di loro vittime di tortura.

Raslan, 58 anni, è stato arrestato a Berlino nel 2019 dove si trovava come "rifugiato politico". 

Secondo la corte di Coblenza l’uomo si è macchiato dei crimini tra il 2011 e il 2012 durante lo svolgimento del suo incarico presso il famigerato dipartimento 251 di Damasco, prigione dei servizi segreti siriani nota per l’efferatezza dei suoi trattamenti.

(Unioneonline/L)

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