È arrivata nella notte l’intesa sul sesto pacchetto di sanzioni da adottare contro la Russia nell’ambito del vertice dell’Unione europea. Il passaggio principale riguarda l’embargo al petrolio russo via mare, che tuttavia scatterà – a quanto si apprende – tra otto mesi.

"L’accordo è stato un successo completo", ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles: “Immaginarlo qualche giorno fa non sarebbe stato credibile. L'Italia non esce penalizzata dall'intesa, anche per noi l'obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell'anno, e quindi saremo come tutti gli altri". "L'azione dell'Ue sull'energia si svilupperà su molti fronti – ha proseguito -. Sul funzionamento del mercato dell'energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati. La Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap". 

"E' stato un Consiglio europeo un po' lungo ma dei cui risultati possiamo essere soddisfatti", ha concluso il presidente del Consiglio italiano, spiegando che “il momento di massimo impatto di tutte le sanzioni fin qui approvate" sulla Russia "sarà da questa estate in poi". Quanto alla possibilità di un viaggio di Matteo Salvini in Ucraina: "Il nostro è un governo fermamente collocato nell'Ue, nel rapporto storico transatlantico. Si è mosso sempre su questo binario e continua a muoversi. E' allineato con i partner del G7 e intende continuare su questa strada". 

Gli altri provvedimenti importanti sono quelli dell’esclusione dal sistema Swift per i pagamenti internazionali nei confronti di tre nuove banche russe; l’inserimento del patriarca ortodosso Kirill nella black list; tre emittenti tv messe al bando; stop alle assicurazioni delle navi russe da parte delle compagnie Ue; divieto di fornitura delle compagnie europee per una serie di servizi alle aziende russe.

Oggi i militari russi hanno diffuso il video della prima nave merci che lascia il porto di Mariupol dopo lo sminamento. La nave era "accompagnata dalle unità della base navale di Novorossijsk della flotta del Mar Nero". Secondo il ministero della Difesa russo "la nave mercantile era carica di metallo, che doveva essere consegnato al porto di Rostov sul Don", in Russia.

Un carico che secondo i media ucraini è frutto del saccheggio degli impianti siderurgici della città, definitivamente espugnata da pochi giorni, dopo un lungo e devastante assedio che ha visto proprio l'acciaieria di Azovstal come ultimo baluardo delle forze armate ucraine. Il 24 maggio il territorio del porto di Mariupol è stato sminato dagli specialisti della flotta russa del Mar Nero. "In totale sono state esaminate 134 strutture, sono stati scoperti neutralizzati più di 12mila oggetti esplosivi e armi".

Resta tuttavia il problema del grano, di cui l’Ucraina è grande esportatore, e degli altri porti. In particolare quello di Odessa, il cui sblocco è stato nuovamente chiesto oggi a Putin da Macron e Scholz. 

Sul fronte bellico, continua l’assedio dei russi al Donbass e in particolare alla città di Severodonetsk, nel Lugansk, dove oggi un serbatoio di acido nitrico è stato colpito da un bombardamento: "L'acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle", ha sottolineato il governatore Serhiy Gaidai. Le forze russe ormai controllano la maggior parte della città, come ammettono gli stessi ucraini.

Channel 24, citando fonti dei servizi segreti ucraini, afferma che Putin ha dato l’ordine di occupare l’intero Donbass, ovvero gli oblast di Lugansk e Donetsk, entro il primo luglio.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video)

La giornata di ora in ora:

Zelensky: “Progressi a Kherson e Kharkiv, nel Donbass situazione complicata”

"Abbiamo alcuni successi nella direzione di Kherson, così come progressi nella regione di Kharkiv. Le forze armate ucraine stanno frenando la pressione degli occupanti nella regione di Zaporizhzhia". Lo ha detto nel suo consueto discorso serale sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall'Ukrainska Pravda.

Tuttavia, continua, "la situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l'epicentro dello scontro".

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Zelensky ringrazia Ue per le sanzioni

"Infine, abbiamo i dettagli del sesto pacchetto di sanzioni dell'Unione europea contro la Russia per questa guerra. Gli elementi chiave del pacchetto sono già chiari e, soprattutto, la sua direzione. I Paesi europei hanno deciso di limitare in modo significativo le importazioni di petrolio dalla Russia. E sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo accordo". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento video serale, diffuso su Telegram. "Il risultato pratico è decine di miliardi di euro in meno, che la Russia non potrà ora utilizzare per finanziare il terrorismo", ha aggiunto.

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Usa “preoccupati dalla situazione a Kherson”

"Siamo particolarmente preoccupati dalle mosse della Russia per sottrarre sovranità all'Ucraina, soprattutto nella zona di Kherson". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa, ribadendo che l'obiettivo iniziale del Cremlino "di conquistare territorio ucraino è un completo fallimento".

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I russi controllano Severodonetsk

Le forze russe controllano "la maggior parte" di Severodonetsk. Lo ha affermato su Telegram il governatore della regione orientale ucraina di Lugansk, Serhiy Gaidai. Secondo il governatore il 90% della città è stata distrutta ed è "impossibile" evacuare la popolazione civile.

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Colpito serbatoio di acido nitrico a Severodonetsk

Un serbatoio di acido nitrico in un'industria chimica è stato colpito da un bombardamento russo a Severodonetsk, la città sotto assedio della regione orientale ucraina di Lugansk. Lo ha riferito su Telegram il governatore Serhiy Gaidai. "L'acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle", ha sottolineato.

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Embargo al petrolio via mare scatta tra otto mesi

L'embargo dell'Unione europea sulle importazioni di petrolio russo via mare scatterà tra otto mesi. E' quanto si apprende a Bruxelles al termine della due giorni di vertice straordinario dei leader europei. Alcune eccezioni speciali saranno concesse alla Repubblica Ceca per 18 mesi e fino al 2024 per la Bulgaria.

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Kiev nella Ue, Macron: “Dibattito a giugno”

Sulla richiesta dell'Ucraina di entrare nell'Ue "aspettiamo il report della Commissione europea e sulla base di questo avremo il dibattito a giugno. Sarà un momento importante e voglio reiterare la disponibilità della Francia a dare un segnale forte" a Kiev e "a molti Paesi" come la Georgia e la Moldavia. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice straordinario Ue, insistendo sulla necessità di affiancare al processo di allargamento, definito "troppo lento", la creazione di una comunità politica europea. "Voglio lanciare questa iniziativa nelle prossime settimane e renderla concreta", ha sottolineato.

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Draghi: “Kiev candidata Ue? Solo noi d’accordo”

"Lo status di candidato trova l'obiezione di quasi tutti i grandi Stati dell'Ue, tutti direi, esclusa l'Italia. Lo status di candidato al momento non è prevedibile per l'opposizione di questi Paesi ma immaginare un percorso rapido" per l'Ucraina "sì. E mi sembra che anche la Commissione sia d'accordo" su questa prospettiva. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulla possibile assegnazione dello status di candidato per l'Ue all'Ucraina già al Consiglio europeo di giugno.

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Draghi: “L’accordo è stato un successo completo”

"L'accordo sulle sanzioni è stato un successo completo. Immaginarlo qualche giorno fa non sarebbe stato credibile. L'Italia non esce penalizzata dall'intesa, anche per noi l'obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell'anno, e quindi saremo come tutti gli altri". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles a proposito del sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia.

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Il procuratore della Cpi: “Lavoriamo per aprire un ufficio a Kiev”

Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan ha affermato che la Corte penale internazionale sta "attualmente lavorando per aprire un ufficio a Kiev". Karim Khan ha parlato alla conferenza stampa organizzata da Eurojust insieme alla procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova.

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Media: “Il Parlamento ucraino ha votato sanzioni contro Kirill”

Il Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha votato per l'imposizione di sanzioni contro il patriarca Kirill. Lo rendono noto fonti parlamentari, riporta la Tass.

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Media: “Putin vuole occupare il Donbass entro l'1 luglio”

Il presidente russo Vladimir Putin ha dato l'ordine di occupare l'intera regione di Lugansk e Donetsk entro il primo luglio. Lo riporta Channel 24, citando fonti dei servizi segreti ucraini, riferisce Unian.

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Un dodicenne e una donna uccisi a Kharkiv in attacco russo

Un bambino di 12 anni e una donna sono stati uccisi questa mattina nel bombardamento russo della regione di Kharkiv. Nelle ultime 24 ore, tre persone sono rimaste uccise e 14 sono rimaste ferite nella regione. Lo riporta Ukrinform.

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Mosca: “Sanzioni dettate dall’odio, sono contro il popolo russo”

"Contro chi è tutto questo? Una conclusione rivoltante si impone: queste sanzioni sono dirette proprio contro il popolo russo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram, come riporta Tass. "Questa conclusione è scoraggiante, ma purtroppo è vera. Ci odiano tutti! Queste decisioni si basano sull'odio verso la Russia, verso i russi, verso tutti i suoi abitanti", ha sottolineato. 

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Kiev: 2 militari russi condannati a 11 anni di carcere

Il tribunale ucraino ha condannato due soldati russi a 11 anni e mezzo di reclusione per aver per aver colpito con missili multipli due villaggi nella regione nordorientale di Kharkiv. È la seconda sentenza di Kiev per crimini di guerra dall'inizio dell'invasione russa.

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A Severodonetsk 12mila civili intrappolati

Il Consiglio norvegese per i rifugiati ha dichiarato che fino a 12.000 civili rimangono intrappolati e bisognosi di aiuto nella città orientale di Severodonetsk, dove le truppe russe stanno avanzando. "Sono inorridito nel vedere Severodonetsk, la fiorente città dove avevamo il nostro quartier generale operativo, diventare l'epicentro di un altro capitolo della brutale guerra in Ucraina", ha dichiarato Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati, "temiamo che fino a 12.000 civili rimangano intrappolati nel fuoco incrociato della città, senza sufficiente accesso ad acqua, cibo, medicine o elettricità". (

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Gazprom sospende le forniture di gas all’Olanda

Il gigante russo del gas Gazprom ha annunciato di aver sospeso le sue forniture del gas verso l'Olanda. Gazprom ha fatto sapere di aver interrotto le forniture di gas all'Olanda dopo che l'azienda olandese GasTerra si è rifiutata di pagare in rubli. "Gazprom ha interrotto del tutto le sue forniture a GasTerra in seguito al mancato pagamento in rubli", ha sottolineato Gazprom in una nota.

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I filorussi: “Le navi civili di Mariupol ora sono la nostra flotta”

Alcune navi del porto di Mariupol entreranno a far parte della flotta commerciale della (autoproclamata e filorussa) Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha annunciato il capo della Dpr Denis Pushilin, riportato dall'agenzia russa Interfax. "Alcune delle navi, che si trovavano nel porto quando è iniziata l'operazione speciale, saranno trasferite nella giurisdizione della Dpr. Le decisioni sono già state prese. Queste navi saranno rinominate", ha dichiarato Pushilin. In questo modo, la Repubblica popolare del Donetsk “sarà in grado di formare una propria flotta commerciale.

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Le truppe russe avanzano in profondità a Severodonetsk

L'esercito russo è avanzato più in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini. Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l'evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.

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Primo cargo partito da Mariupol con un carico di metallo

La prima nave cargo dopo due mesi di blocco dovuto alla guerra ha lasciato il porto di Mariupol, trasporta un carico di metallo. Lo riferisce l'ufficio stampa del Distretto militare meridionale russo citato dalla Tass. È stata la prima nave ad entrare nel porto dopo la fine dei combattimenti a Mariupol. "La nave ha lasciato il porto", ha dichiarato l'ufficio stampa.

(Unioneonline)

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