"Stiamo andando verso un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni". Così il presidente francese, Emmanuel Macron entrando al prevertice del gruppo Renew al Parlamento europeo. 

Dopo un mese di attesa e di trattative, i nuovi provvedimenti dei 27 per colpire ulteriormente Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina starebbero per essere adottati. Condizionale d’obbligo perché le resistenze di alcuni Stati – come l’Ungheria – permangono, soprattutto per quel che riguarda la decisione di porre l’embargo al petrolio proveniente dalla Russia

L’accordo sul piatto prevede lo stop all'ingresso del greggio russo in Ue in due fasi: prima fermando le importazioni via mare, e poi, solo in un secondo tempo, procedendo con il blocco del petrolio proveniente dagli oleodotti, compreso quello che collega la Russia a Ungheria e Germania.

Il compromesso è stato predisposto dagli sherpa dei Paesi Ue, ma ora serve l’avallo politico definitivo

(Unioneonline/l.f.)

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