Via libera dall'agenzia europea per i medicinali Ema all’uso del vaccino Covid di Pfizer-BioNtech nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni.

Il vaccino è già approvato per l'uso in adulti e bambini di 12 anni di età e oltre. 

Ora seguirà a stretto giro la pronuncia dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), già convocata secondo quanto si apprende dall’1 al 3 dicembre, e le vaccinazioni potranno partire dopo la consegna delle dosi pediatriche, ridotte rispetto a quelle degli adulti, da parte dell'azienda nella terza decade di dicembre.

Ad indicare le tappe dell'estensione della campagna vaccinale ai più piccoli è stato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha invitato le famiglie ad avere fiducia in medici e pediatri.

Governo pronto anche “ad una campagna di comunicazione – ha spiegato Speranza – e l'indicazione che daremo sarà di ascoltare i pediatri e i medici".

Per i più piccoli, ha però precisato il sottosegretario alla Salute Pieropalo Sileri, "non è previsto green pass o obbligo".

Il tema dell'obbligo vaccinale per i bimbi, tuttavia, resta aperto ed il presidente Aifa, Giorgio Palù, rileva come "se si parla di obbligo vaccinale anti-Covid per i bambini va soppesato il rapporto rischi-benefici e lo considererei attentamente, come l'obbligo di vaccinazione per altre categorie. Quindi se l'obbligo deve essere generalizzato è una valutazione attenta rischi-benefici ma questa si confà con l'andamento dell'epidemia. È una valutazione che verrà fatta progressivamente". La precisazione è però che "il rischio dell'infezione sta diventando molto superiore al rischio del vaccino".

Attualmente, in Italia per la fascia 0-16 anni sono già previste dieci vaccinazioni obbligatorie, come stabilisce il decreto legge 7 giugno 2017.

Disturbi di “long Covid” sono al momento rilevati in circa il 10-20% dei casi pediatrici di infezione da virus SarsCoV2.

La Società italiana di pediatria ha più volte ribadito l'opportunità ed i benefici della vaccinazione anti-Covid anche per la fascia 5-11 anni.

DOSI E SOMMINISTRAZIONI – Nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni - spiega oggi l'Ema - la dose di Comirnaty, il vaccino di Pfizer-BioNtech, sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 µg rispetto a 30 µg). Ma come nel gruppo di età più avanzata, sarà somministrato con due iniezioni nei muscoli della parte superiore del braccio, a distanza di tre settimane.

L’EFFICACIA – L'efficacia di Comirnaty è stata calcolata in quasi 2mila bambini di età compresa tra 5 e 11 anni che non presentavano segni di infezione precedente. Questi bambini hanno ricevuto il vaccino o un placebo (un'iniezione fittizia). Dei 1.305 bambini che hanno ricevuto il vaccino, tre hanno sviluppato il Covid rispetto a 16 dei 663 bambini che hanno ricevuto il placebo. Ciò significa che, in questo studio, il vaccino si è rivelato efficace al 90,7% nel prevenire il Covid sintomatico.

EFFETTI INDESIDERATI – Gli effetti indesiderati più comuni nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono simili a quelli nelle persone di età pari o superiore a 12 anni. Includono dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, arrossamento e gonfiore al sito di iniezione, dolore muscolare e brividi. Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione.

L'Ema ha pertanto concluso che i benefici di Comirnaty nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni superano i rischi, in particolare in quelli con condizioni che aumentano il rischio di Covid grave.

La sicurezza e l'efficacia del vaccino sia nei bambini che negli adulti continueranno a essere monitorate attentamente. L'Ema invierà ora la sua raccomandazione alla Commissione Europea, che emetterà una decisione finale.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata