El Chapo, inizia il processo. Giuria "segreta" per paura di ritorsioni
Il superboss del narcotraffico Joaquin Guzman deve rispondere di 17 capi di accusaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Il cartello di Sinaloa ha corrotto tutti i recenti presidenti del Messico. Compreso quello attuale".
Così la difesa di Joaquin "El Chapo" Guzman al processo che coinvolge il più grande trafficante di droga messicano e la sua banda, seconda per fama solo a quella del colombiano Pablo Escobar.
Queste le prime indiscrezioni che filtrano dagli Usa, dove la corte Federale di Brooklyn sta decidendo le sorti del narcotrafficante.
I giurati dovranno ascoltare più di 12 testimoni con la procura che sta cercando di tenere nascoste le loro identità per evitare ritorsioni.
Intanto, secondo i media americani, uno dei giurati si sarebbe ritirato poco prima dell'inizio del processo per cause ancora da definire. Per questo la seduta è stata temporaneamente sospesa.
Guzman ha fatto arrivare dal Messico agli Stati Uniti tonnellate di cocaina ed è stato protagonista di due evasioni. Ora si trova nel carcere di Manhattan dove è richiuso da due anni.
El Chapo, oggi 61enne, deve rispondere di 17 capi d'accusa. In caso di condanna rischia l'ergastolo.
(Unioneonline/M)