Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio.

I tre leader europei, dopo aver visitato Irpin, sono al palazzo presidenziale di Kiev per l'incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. “Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perché le prossime settimane saranno molto difficili", ha detto Macron scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev.

Un viaggio che arriva in una fase molto delicata, perché i russi continuano a guadagnare terreno intensificando le operazioni nel Donbass, con gli ucraini sempre più esausti e che si aspettano un sostegno più deciso in termini di armamenti.

 A Irpin i tre leader hanno potuto vedere con i propri occhi gli orrori della guerra: “Avete il mondo dalla vostra parte”, ha detto Draghi alle autorità locali vedendo i palazzi bombardati. Qui, ha aggiunto, “i russi hanno distrutto asili e giardini d’infanzia, sarà ricostruito tutto”.

“Tutto questo deve essere visto e conosciuto, purtroppo ci sono stati massacri perpetrati in diverse città, sono crimini di guerra”, ha detto Macron, lodando “l’eroismo degli ucraini” e sottolineando la necessità di fornire loro “armi di difesa più efficaci per difendersi dall’aggressione russa”. “Serve l’Ucraina possa resistere e vincere la guerra”. Il cancelliere Scholz si è impegnato ad aiutare l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”.

"Le condizioni che gli ucraini pongono oggi – ha invece spiegato Draghi dopo l’incontro con Zelensky – è l'integrità territoriale. È questa – ha aggiunto – la premessa per iniziare i negoziati di pace da parte ucraina. Al momento non si vedono margini, ma c'è un atteggiamento che è cambiato molto nelle ultime settimane", anche "degli altri Paesi che li devono aiutare a trovare la pace. C'è un'iniziativa diplomatica mondiale che non c'era un mese fa", ha concluso. 

Mosca dal canto suo bolla come “inutili” le forniture di armi dell’Occidente a Kiev, mentre il solito Medvedev insulta i tre leader in visita in Ucraina: "I fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti amano visitare Kiev con zero utilità", twitta l’ex presidente russo e braccio destro di Putin.

I  leader Ue, continua, prometteranno all'Ucraina "l'adesione all'Ue e vecchi obici, si leccheranno i baffi con l'horilka (una vodka ucraina, ndr) e torneranno a casa in treno, come 100 anni fa. Tutto va bene. Ma non avvicinerà l'Ucraina alla pace. Il tempo scorre".

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora.

Macron: “Parliamo con Mosca ma è Kiev che decide sulla pace”

"Non siamo in guerra contro il popolo russo come collettività, noi abbiamo continuato a parlare con il leader russo, ma abbiamo sempre informato Zelensky. Le modalità della pace non saranno decise che dall'Ucraina e i loro rappresentanti. Francia e Germania non negozieranno mai con la Russia alle spalle dell'Ucraina". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a Kiev. Nel parlare con Mosca "noi portiamo le nostre esigenze come forze europee (e la Francia membro del Consiglio Onu), ma mai per negoziare al posto suo".

***

Draghi: “L'Ue abbia il coraggio che ha avuto Zelensky”

"Siamo qui per portare sostegno incondizionato al popolo ucraino. Un popolo che si è fatto esercito per respingere l'aggressione della Russia e vivere in libertà. E l'Europa deve avere lo stesso coraggio che ha avuto Zelensky". Lo ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino e gli altri leader europei. "L'Ue ha dimostrato e dimostra oggi una straordinaria unità per sostenere l'Ucraina in ogni modo. Lo hanno fatto i governi, i parlamenti e i cittadini. Voglio ricordare la grande solidarietà mostrata dagli italiani e da tutti gli europei per accogliere chi scappava dai bombardamenti".

***

Ore 15.40 – Draghi: “Sì dell’Italia alle indagini sui crimini di guerra russi”

"Abbiamo visto le atrocità commesse dalla Russia in questa guerra a Irpin che condanniamo senza esitazioni. Diamo il nostro completo sostegno alle indagini sui crimini di guerra" commessi dai russi. Così il premier Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino Zelensky e i leader Ue Macron e Scholz. 

***

Di nuovo sirene a Kiev prima della conferenza stampa dei leader Ue

Sirene d'allarme stanno risuonando nuovamente a Kiev, mentre si attende tra pochi minuti l'inizio della conferenza stampa dei leader di Italia, Francia, Germania e Romania con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giardino del palazzo presidenziale.

***

Austria: “Gazprom ci ha tagliato le forniture di gas”

La compagnia energetica austriaca OMV ha reso noto una riduzione delle forniture da parte di Gazprom, senza indicare l'ammontare del taglio. In una nota, la società ha assicurato che l'approvvigionamento di gas per i suoi clienti "al momento resta garantito".

***

Scholz: “Zelensky parteciperà al prossimo G7”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato l'invito della Germania a partecipare al prossimo G7. Lo ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il presidente ucraino dal canto suo ha ringraziato i tre leader europei per “la solidarietà”

***

I filorussi: “Non ci fermeremo al Donbass”

"Le forniture di nuove armi dell'Occidente all'Ucraina stanno costringendo le truppe" dei separatisti filorussi del Donbass "a non fermarsi ai confini della Repubblica di Donetsk". Lo ha detto il leader dell'entità autoproclamata, Denis Pushilin, citato da Ria Novosti.

***

Kiev: “Con le nuove armi Usa riconquisteremo Crimea e Donbass”

Le nuove armi statunitensi aiuteranno l'Ucraina a riconquistare i territori occupati dalla Russia, tra cui la Crimea e il Donbass: ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov alla Cnn. "Libereremo tutti i nostri territori, tutti, compresa la Crimea", ha dichiarato,"la Crimea è un obiettivo strategico per l'Ucraina perché è territorio ucraino. Ma ci muoveremo passo dopo passo". Reznikov ha spiegato che il primo passo sarà la stabilizzazione della situazione, la seconda fase sarà per spingere fuori i russi. Nella terza fase si discuterà con i partner su "come liberare i territori, compresa la Crimea", ha detto.

***

“Nel Donbass fino a 500 soldati ucraini uccisi ogni giorno”

In questa fase del conflitto, tra 200 e 500 soldati ucraini vengono uccisi quotidianamente in Donbass e centinaia di altri rimangono feriti. Lo ha detto David Arakhamia, negoziatore di Kiev ed esponente di spicco del partito del presidente Volodymyr Zelensky, Servitore del Popolo, citato dall'Ukrainska Pravda.

Arakhamia, in missione a Washington, ha fornito anche un bilancio della mobilitazione delle truppe, parlando di un milione di persone impegnate nelle operazioni militari. In caso di necessità, ha aggiunto, l'esercito potrà essere rafforzato con altre due milioni di persone.

***

Scholz: “Guerra brutale, bisogna fare qualcosa”

"È spaventosa la distruzione provocata da questa guerra. Ed è anche peggio quando si vede quanto spaventosamente priva di senso sia tutta questa violenza. Vengono colpiti civili senza colpa. Le case vengono distrutte. C'è una intera città che viene distrutta nella quale non vi erano infrastrutture militari. Questo dice molto della brutalità della guerra dei russi, spinta solo dalla distruzione e dalla conquista E questo dobbiamo tenerlo in mente in tutto quello che decidiamo. È una guerra spaventosa che la Russia porta avanti con grande brutalità e senza rispetto delle vite umane". Lo dice Olaf Schoz in uno statement divulgato dalla cancelleria, durante la sua visita a Irpin. "Tutto quello che vediamo è un monito sulfatto che si debba fare qualcosa", ha aggiunto.

 ***

I tre leader incontrano Zelensky

Il premier Mario Draghi è arrivato con gli altri leader europei, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e il romeno Klaus Yohannis, al palazzo presidenziale di Kiev per l'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

***

Ore 12.40 – Gli insulti di Medvedev: “Mangia rane, salsicce e spaghetti”

"I fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti" amano visitare Kiev "con zero utilità". Nuovo attacco su Twitter di Dmitry Medvedev, ex presidente russo che insulta con metafore culinarie i leader Ue Draghi, Macron e Scholz oggi in visita a Kiev. Medvedev dice che i leader Ue prometteranno all'Ucraina "l'adesione all'Ue e vecchi obici, si leccheranno i baffi con l'horilka" (una vodka ucraina, ndr) e torneranno a casa in treno, "come 100 anni fa". "Tutto va bene. Ma non avvicinerà l'Ucraina alla pace. Il tempo scorre", conclude.

***

Cremlino: “Inutili le forniture di armi a Kiev”

Il Cremlino definisce "inutili" le forniture di armi occidentali mentre i tre leader europei Draghi, Macron e Scholz sono a Kiev per discutere con il presidente ucraino Zelensky anche della necessità di nuove armi per sostenere l'Ucraina contro l'invasione russa.

***

A Mariupol “22mila civili in fosse comuni”

"Oggi, secondo le nostre stime, circa 20-22mila persone sono state sepolte in fosse comuni a Mariupol. Non si sa quante altre siano sotto le macerie": ha dichiarato in un punto stampa il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko.

"Siamo onesti, non sapremo mai quanti sono rimasti sotto le macerie e portati via senza sepoltura, non li troveremo mai", ha affermato.

***

Macron: “L’Ucraina deve vincere la guerra”

"Serve che l'Ucraina possa resistere e vincere" la guerra. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la visita a Irpin con Draghi e Scholz.

***

Draghi: “Irpin luogo di distruzione ma anche di speranza”

"Qui è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Molto di ciò che mi hanno detto riguarda il futuro e la ricostruzione. È un popolo che è stato riunito dallaguerra, che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima della guerra". Così il premier Mario Draghi ai giornalisti a margine della visita a Irpin con Emmanuel Macron e Olaf Scholz.

***

Macron: “A Kiev servono armi di difesa più efficaci”

"All'Ucraina servono armi di difesa più efficaci" per difendersi dall'invasione russa. Così il presidente francese Emmanuele Macron dopo la visita a Irpin, uno dei villaggi a nord di Kiev più colpiti dai russi, salutando "l'eroismo" degli ucraini. A Irpin, ha aggiunto il presidente francese, sono stati commessi “crimini di guerra”.

***

I tre leader ricevuti dal sindaco di Irpin

Draghi è stato ricevuto dal sindaco di Irpin Oleh Bondar e dal capo dell'amministrazione regionale militare di Kiev Oleksiy Kuleba. Subito dopo è stato raggiunto da Scholz e Macron e insieme hanno fatto il giro di un isolato di palazzi anneriti dalle bombe e dalle fiamme.

***

Draghi a Irpin: “Avete il mondo dalla vostra parte”

Il presidente del consiglio italiano Mario Draghi a Irpin si è fermato davanti a palazzi bombardati: "Avete il mondo dalla vostra parte", ha detto alle autorità locali.

***

Cessato l’allarme anti-aereo a Kiev

E' cessato dopo circa 30 minuti l'allarme anti-aereo risuonato stamattina a Kiev mentre è in corso la visita dei tre leader Ue Emmanuel Macron, Mario Draghi e Olaf Scholz.

***

Stoltenberg: “Aiuti senza precedenti all’Ucraina”

"Gli alleati sono pronti a continuare a fornire all'Ucraina aiuti sostanziali e senza precedenti". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

***

Sirene anti-aereo durante la visita dei leader

Le sirene di allarme anti-aereo sono appena risuonate a Kiev mentre è in corso la visita dei tre leader europei Draghi, Macron e Scholz, al momento in un albergo del centro in una pausa della visita. Le sirene sono quasi quotidiane a Kiev dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.

***

Macron: “Andremo anche a Irpin”

"Con Draghi e Scholz ci incontreremo con il presidente Volodymyr Zelensky e andremo anche a Irpin, dove sono avvenuti omicidi". Lo ha detto in un commento a BFMTV il presidente francese Emmanuel Macron dopo l'arrivo in treno a Kiev.

Macron è accompagnato anche dal ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. "Questo viaggio è molto importante per l'Ucraina, l'Europa e la stabilità globale", ha detto.

***

Scholz: “Aiuteremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è impegnato ad aiutare l'Ucraina "per tutto il tempo necessario": lo ha detto in un'intervista al quotidiano Bild. Durante questa visita a Kiev - ha affermato - "non vogliamo solo mostrare la nostra solidarietà, ma anche garantire che gli aiuti che organizziamo: finanziari, umanitari, ma anche per quanto riguarda le armi, continuino". "Continueremo finché sarà necessario per la lotta per l'indipendenza dell'Ucraina".

***

Macron: “Sostegno a Kiev, saranno settimane difficili”

"Siamo venuti per inviare un messaggio di unità europea verso tutti i cittadini ucraini. Un messaggio di sostegno perchè le prossime settimane saranno molto difficili". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, scendendo dal treno che dalla Polonia lo ha portato a Kiev, "in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri", insieme al premier italiano Mario Draghi e al cancelliere tedesco Olaf Scholz.

***

Mosca: “Improbabile vertice Biden-Putin in un prossimo futuro”

"È improbabile che un vertice dei leader sia attualmente possibile. Ed è improbabile che sia possibile nel prossimo futuro". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti. "Anche se, in tutta onestà, si deve ammettere che gli affari internazionali sono un tema in cui a volte prevale un approccio pragmatico. E poi le tendenze cambiano abbastanza rapidamente", ha aggiunto.

***

Draghi, Scholz e Macron a Kiev

Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron sono arrivati a Kiev per la loro prima visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. Il premier italiano, il cancelliere tedesco e il presidente francese incontreranno insieme il leader ucraino Volodymyr Zelensky.

***

Continua l’assalto russo a Severodonetsk

"L'esercito russo continua nell'assalto a Severodonetsk anche questa mattina. I nostri militari si stanno difendendo. Le truppe di Mosca stanno bruciando i villaggi delle comunità di Hirska e Popasnyanska. Ieri abbiamo respinto un altro assalto a Toshkivka, dove la distruzione aumenta di giorno in giorno, così come a Viktorivka, Novoivanivka, Vovchoyarivka, Nyrkovo e altri insediamenti. Solo a Hirske sono state colpite 12 abitazioni nel corso della giornata". Lo ha dichiarato in un aggiornamento il capo dell'Amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai, riporta Ukrinform.

***

Chernihiv, 478 civili uccisi

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, 478 civili sono stati uccisi e 692 feriti nella regione settentrionale di Chernihiv: 334 uomini, 122 donne e 22 bambini. I dati sono stati forniti dalla Procura regionale di Chernihiv, riporta Ukrinform.

La maggior parte dei civili è morta a causa dei bombardamenti di artiglieria e degli attacchi aerei su insediamenti residenziali. Alcuni sono stati colpiti mentre si trovavano in macchina. Nella regione sono stati avviati 1.263 procedimenti penali per crimini di guerra.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata