"Abbiamo preso atto della decisione di Trump sui dazi sull'acciaio e sull'alluminio, il nostro primo obiettivo è il dialogo con gli Usa. Prepariamo delle contromisure ma speriamo di non doverle usare".

Questo il primo commento del vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen, all'indomani della firma del provvedimento sul commercio internazionale da parte del presidente statunitense.

Una decisione che non è stata un fulmine a ciel sereno per Bruxelles, già pronta a contromisure.

"Se si avverasse il peggior scenario possibile siamo pronti a portare gli Usa al Wto", ha continuato Katainen, minacciando un ricorso all'Organizzazione del commercio internazionale.

"Ci aspettiamo che l'Ue sia trattata come un blocco unico, non possiamo accettare che sia divisa in categorie differenti", ha poi aggiunto, precisando che l'Unione ha regole rigide sugli aiuti di Stato che dovrebbero "rassicurare" gli Stati Uniti sul fatto che l'industria non benefici di sussidi.

Il commissario europeo ha poi concluso che l'Ue "condivide la frustrazione degli Usa" sul dumping cinese sull'acciaio, ma i dazi contro l'Europa "colpirebbero l'obiettivo sbagliato".

Sul caso è intervenuto anche il commissario europeo al Commercio Cecilia Malmstroem, che ha parlato del "dialogo" con Washington come "prima opzione" di Bruxelles per ottenere l'esenzione dai dazi americani.

"Non vogliamo una battaglia - ha aggiunto - l'Ue è un progetto di pace. Abbiamo il dialogo e il compromesso come nostro Dio: è l'idea che sottende l'Ue. Non abbiamo cercato questa cosa. Quello che chiediamo ai nostri amici americani è di lavorare con noi per rafforzare le organizzazioni internazionali e il manuale delle regole globali. Potrebbero dover cambiare: sì, lavoriamo per farlo insieme, per dare forma alla futura globalizzazione".

MERKEL: "RISCHIO ESCALATION" - Il portavoce di Angela Merkel, Georg Streiter, da Berlino ha commentato la decisione di imporre dazi al'Europa, mettendo in guardia dal "rischio di una spirale di escalation che potrebbe essere dannosa".

"L'Ue troverà una risposta comune e chiara", ha poi aggiunto, evidenziando come queste misure non risolvano il problema della sovracapacità dell'acciaio.

(Unioneonline/F)

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