Il parlamento di Hong Kong resterà chiuso per due settimane a causa dei danni provocati ieri da circa 1500 persone. L'annuncio è arrivato dal presidente dell'Aula Andrew Leung: "I nostri sistemi di sicurezza, quelli antincendio, gli ascensori necessitano di essere verificati prima di riprendere qualsiasi riunione".

Il politico 69enne è stato fra i più contestati dell'imponente manifestazione, basti pensare che il suo ritratto all'interno dell'edificio è stato completamente distrutto. Una parte della struttura è stata isolata dalla polizia come scena del crimine.

Intanto lo Stato condanna le devastazioni definendoli gravi atti illegali che calpestano ogni tipo di diritto e l'ordine sociale. In queste ore il ministro degli Esteri Geng Shuang ha ribadito che le nazioni straniere devono astenersi da ogni commento sull'accaduto trattandosi di questioni private. Il parlamento è rimasto nelle mani dei contestatori per tre ore e solo dopo violenti scontri gli agenti sono riusciti a riportare l'ordine.

Il tutto nel giorno della riunificazione della città allo stato cinese. Le polemiche erano, e sono, incentrate contro la legge sull'estradizione.

(Unioneonline/M)
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