Prima l’annuncio di Zelensky circa imminenti “decisioni” riguardo «dirigenti di vario livello nei ministeri e in altre strutture del governo, nelle regioni e nel sistema delle forze dell'ordine», poi le dimissioni da parte di alti funzionari ucrani.

Le decisioni arrivano sulla scia di un caso di corruzione nell'ambito delle forniture dell'esercito, il primo scandalo di questa portata dall'inizio dell'invasione russa.

Il vice capo dell'amministrazione presidenziale Kyrylo Tymoshenko, dimissionario in ottobre, è stato accusato di aver utilizzato un veicolo fuoristrada donato all'Ucraina dal gruppo americano General Motors per scopi umanitari. Dopo queste rivelazioni, ha assicurato di aver passato il veicolo alle esigenze del fronte.

A lasciare la sua poltrona anche il vice ministro della Difesa Vyacheslav Shapovalov, responsabile del supporto logistico alle forze armate. Secondo il sito web ZN.UA, il ministero della Difesa ha firmato un contratto per il 2023 a un prezzo gonfiato per i prodotti alimentari destinati ai soldati. Il contratto avrebbe un valore di 324 milioni di euro, con prezzi fissati "da due a tre volte superiori" a quelli attuali per i prodotti alimentari di base.

Dal canto suo, l'altro dimissionario, il sostituto procuratore generale Oleksiy Simonenko, è stato accusato da un influente media ucraino di essersi recato di recente in vacanza in Spagna anche se i viaggi all'estero, tranne che per motivi professionali, sono vietati agli uomini ucraini in età da combattimento.

E l’ultimo a lasciare, in ordine temporale, è il vice ministro ucraino per lo sviluppo delle comunità e dei territori dell'Ucraina, Ivan Lukerya, che ha scritto questa mattina una lettera per annunciare le sue dimissioni.

Domenica scorsa, il vice ministro delle Infrastrutture Vasyl Lozinsky era stato arrestato con l'accusa di aver intascato una tangente di 400.000 dollari per "facilitare" l'acquisto di generatori a prezzi gonfiati. Pavlo Galimon, vice leader del partito presidenziale "Servo del Popolo", è stato licenziato lunedì in seguito alle accuse di corruzione per l'acquisto di una proprietà a Kiev per un prezzo superiore al suo reddito dichiarato. 

Nel frattempo, mentre l’Ue annuncia altri 500 milioni di aiuti militari a Kiev, il presidente francese Macron ha dichiarato che «nulla è escluso» riguardo alla consegna dei carri armati Leclerc, e la Germania sarebbe pronta ad autorizzare la Polonia a inviare i Leopard.

(Unioneonline/v.l.)

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