A 64 anni, Diana Nyad ha coronato il suo sogno: ha stabilito un record da molti definito storico ed è riuscita a diventare la prima persona a compiere a nuoto la traversata da Cuba alla Florida senza la protezione di una gabbia antisquali e anche senza pinne. Un sogno estremo, che inseguiva da 35 anni. E al suo sogno ha fatto riferimento anche il presidente Barack Obama, che si è prontamente congratulato. Poco dopo che le tv avevano dato in diretta la notizia del successo della nuotatrice americana, il capo della Casa Bianca ha infatti twittato: "Congratulazioni a Diana Nyad. Non rinunciare mai ai tuoi sogni". Lei non ha mai rinunciato. Il suo primo tentativo risale al 1978, e poi ne ha compiuti altri quattro. Quasi sempre è stata costretta ad abbandonare a causa delle meduse, delle loro punture. L'ultima volta nell'agosto dell'anno scorso. Ma Diana Nyad caparbiamente sabato mattina si è tuffata ancora una volta in mare all'Avana, determinata a portare a termine la sua impresa. Anche se aveva affermato che questo tentativo, il quinto, sarebbe stato l'ultimo. Ed è stato quello vincente. Grazie alla sua incredibile forza fisica, alla sua incrollabile forza di volontà, e anche grazie a una macchina organizzativa perfetta, che l'ha seguita a ogni bracciata, fino a quando nel primo pomeriggio è approdata alla Smathers Beach di Key West, dopo una nuotata di 53 ore lunga oltre 170 chilometri. E tra le sue prime parole, quando è approdata alla spiaggia, ci sono state non a caso espressioni di apprezzamento per il suo team, circa 35 persone che l'anno seguita con cinque barche e diverse canoe, e anche con sommozzatori che sott'acqua hanno verificato che nelle sue vicinanze non ci fossero squali o meduse. Due medici l'hanno inoltre tenuta costantemente sotto controllo, e in realtà, quando ormai mancavano una quindicina di chilometri alla meta, hanno cominciato a esprimere qualche preoccupazione, riferendo che aveva le labbra e la lingua gonfie. Ma lei ha comunque continuato a nuotare e quando è finalmente arrivata sulla spiaggia, un pò barcollando, alla folla che l'ha accolta ha detto di avere tre messaggi, che ha comunicato ad alta voce con le energie residue: "Il primo è che non dovremmo mai, mai tirarci indietro; il secondo è che non si è mai troppo vecchi per inseguire i sogni, e il terzo è che questo sembra un sport in solitario, ma è in realtà uno sport di squadra".
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