Continuano a destare indignazione internazionale le immagini e i racconti degli orrori commessi dai soldati russi contro i civili a Bucha, città ucraina nella regione di Kiev.

In queste ore, mentre Francia e Germania hanno deciso di espellere numerosi diplomatici russi e mentre l’Unione Europea studia nuove sanzioni a Mosca, Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha annunciato che Bruxelles e Kiev creeranno un team investigativo per indagare su quanto accaduto. Anche gli Usa ritengono quanto accaduto a Bucha un “crimine di guerra”, con il presidente Joe Biden che ha evocato il processo per la Russia e con la conferma, da parte del portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price, che anche alcuni procuratori americano stanno collaborando per fare luce su quanto accaduto. Lo stesso Price ha spiegato: "Stiamo ricevendo notizie credibili di torture, stupri ed esecuzioni di civili con le loro famiglie".

Secondo il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, i massacri a Bucha sarebbero però solo la punta dell’iceberg, tanto che nella città di Mariupol i crimini delle truppe di Mosca sarebbero stati addirittura “peggiori”, mentre per il presidente Zelenski – che ha visitato proprio la zona di Bucha – i soldati russi “si sono ormai trasformati in macellai”.

Mosca, dal canto proprio, rimanda al mittente le accuse. Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha ribadito la posizione del Cremlino, secondo la quale quel massacro sarebbe in realtà solo un tentativo di Kiev di “interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza”. Una “provocazione messa in scena dall’esercito ucraino e dai nazionalisti radicali”. Per i russi le loro forze armate avevano lasciato Bucha il 30 marzo, mentre “le prove dei crimini” sono emerse solo 4 giorni dopo. Il ministero inoltre ha sottolineato che il 31 marzo il sindaco aveva confermato che non c’erano truppe di Mosca a Bucha. La stessa Zakharova ha risposte alle accuse Usa: “I processi per crimini di guerra dovrebbero cominciare dalle bombe sganciate in Jugoslavia e in Iraq”.

Per quanto riguarda i combattimenti, le forze armate russe hanno in queste ore intensificato l'offensiva nel sud del Paese con raid diretti a colpire depositi di petrolio a Odessa e sul porto di Mykolaiv; nella parte nord il conflitto sembra invece cristallizzato. Nel resto del Paese gli attacchi sono sistematici ma meno intensi.

Secondo quanto riferito, dopo essersi ritirati dalla regione di Kiev, i militari russi avrebbero lasciato anche la regione di Zhytomyr, nell'Ucraina occidentale, liberata dalla resistenza militare ucraina.

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LA DIRETTA DI ORA IN ORA:

Crimini di guerra, procuratori Usa collaborano con Kiev

Procuratori americani si trovano nella regione per collaborare con la procura generale ucraina" al fine di mettere la Russia davanti alle responsabilità dei "crimini di guerra commessi" in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price.

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Diplomatici russi via dalla Francia

La Francia ha deciso di espellere "numerosi" diplomatici russi le cui attività sono considerate "contrarie ai suoi interessi". Lo rende noto il ministero degli esteri francese.

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Lavrov: “Biden non ha la coscienza pulita”

"Questi politici non hanno la coscienza pulita". Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha risposto alle parole del presidente americano Joe Biden che ha definito "un criminale di guerra" il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

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Kuleba: “A Mariupol orrori peggio di Bucha”

Le efferatezze attribuite alle forze russe a Bucha, alle porte di Kiev, sono solo "la punta dell'iceberg", a Mariupol la situazione è anche "peggiore". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un punto stampa congiunto con la collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia assieme al capo della diplomazia polacca, Zbigniew Rau.

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Via i russi da Zhytomyr

La regione di Zhytomyr, nell'Ucraina occidentale, è stata liberata dalle truppe russe. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale Vitaly Bunechko.

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40 diplomatici russi espulsi dalla Germania

l governo tedesco ha deciso di dichiarare 40 diplomatici russi "persone non grate". Lo ha annunciato oggi la ministra degli Esteri Annalena Baerbock. "Si tratta di persone che hanno lavorato qui in Germania ogni giorno contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società", ha affermato secondo quanto riporta la Dpa. "Questa cosa non la tollereremo oltre". La decisione è stata comunicata all'ambasciatore russo Sergei Nethayev lunedì pomeriggio.

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Strage a Myloaiv

Morti e feriti nella città di Mykolaiv dopo l'attacco russo con bombe a grappolo contro edifici residenziali della città. Lo riporta The Kyiv Independent.

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Mosca: “Processo per crimini di guerra? Si cominci dall’Iraq”

Se gli americani vogliono investigare i crimini di guerra, "che comincino con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l'occupazione dell'Iraq". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la proposta del presidente Usa Joe Biden di creare un tribunale per crimini di guerra dei russi in Ucraina. "Non appena finiscono, possono passare ai bombardamenti nucleari sul Giappone", ha aggiunto Zakharova, citata da Interfax.

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I russi verso Kharkiv

Le forze russe si stanno preparando a conquistare Kharkiv. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk citato da Unian. "Gli sforzi principali del nemico si sono concentrati sulla preparazione per la ripresa delle operazioni offensive per circondare le forze ucraine e conquistare la città di Kharkiv" ha detto Motuzyanyk, spiegando che "il nemico sta rafforzando le truppe dei distretti militari occidentali e meridionali nei distretti operativi di Slobozhansky e Donetsk. Lo sta facendo sia trasferendo truppe da altri distretti militari sia coinvolgendo unità della riserva".

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Oltre 7.000 crimini di guerra dal 24 febbraio

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina sono stati registrati oltre 7.000 crimini di guerra. Lo ha annunciato la procuratrice generale Irina Venediktova, riporta Ukrinform. Le squadre investigative sono composte da rappresentanti della polizia nazionale e del servizio di sicurezza dell'Ufficio investigativo statale, ha detto la procuratrice spiegando che, in aggiunta, "abbiamo un portale warcrime.gov.ua dove tutti i cittadini possono fornire le proprie informazioni sui crimini di guerra. Ora ce ne sono più di 7.000".

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Biden: “A Bucha crimini di guerra”

"Dobbiamo continuare a fornire all'Ucraina le armi di cui ha bisogno". Lo ha detto Joe Biden parlando degli orrori di Bucha. Il presidente americano ha detto che "bisogna ricostruire tutti i dettagli di quello che è accaduto e tenere un processo per crimini di guerra" contro la Russia. 

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Berlino: “Per ora impossibile stop a gas russo”

"Vogliamo diventare il prima possibile indipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia e la Germania sosterrà ulteriori sanzioni alla Russia, ma al momento non è possibile tagliare le forniture di gas". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, arrivando all'Eurogruppo. "Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici" ma per arrivare a un embargo "abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas", ha spiegato.

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Ue e Kiev: “Un team per indagare su Bucha”

L'Ue ha istituito assieme all'Ucraina un team investigativo per raccogliere prove su crimini di guerra e crimini contro l'umanità. L'Ue è pronta ad aumentare i suoi sforzi inviando delle squadre investigative sul terreno per a sostegno della Procura ucraina. Eurojust e Europol sono pronti all'aiuto". Lo afferma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che oggi ha avuto un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky sul massacro di Bucha. "Le strazianti immagine viste non possono e non saranno lasciato senza risposte. Chi ha commesso questi crimini atroci

non resteranno impuniti", aggiunge.

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Johnson: “A Bucha massacri indiscriminati”

Le immagini di Bucha in Ucraina sono "ripugnanti" e mostrano "un massacro indiscriminato e imperdonabile". Lo ha detto oggi il primo ministro britannico, Boris Johnson, tornando a puntare il dito contro la Russia. Johnson ha poi ribadito che il Regno Unito intende "lavorare per assicurare che coloro che ne sono responsabili siano chiamati a risponderne". 

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Zelensky: “Russi macellai”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i soldati russi di essere dei "macellai", la stessa parola usata nei giorni scorsi dal presidente americano Joe Biden per il presidente russo Vladimir Putin. In un videomessaggio Zelensky ha definito le forze armate russe "assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori" e poi, rivolgendosi alle madri dei soldati russi e facendo riferimento a quanto avvenuto a Bucha, ha aggiunto: "Anche se avete cresciuto dei saccheggiatori, come possono essere diventati anche dei macellai?... Hanno ucciso deliberatamente e con soddisfazione". 

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Putin firma decreto su ritorsioni per visti ai Paesi ostili

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sulle misure di ritorsione sui visti per i Paesi ostili. Lo scrive la Tass.

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Zelensky si reca a Bucha, visita l'ospedale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta visitando la città di Bucha, dove si è recato

all'ospedale cittadino.

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Kiev pubblica l’elenco dei soldati russi coinvolti a Bucha

Un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha. Lo pubblica sul proprio sito la direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, sottolineando che "tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina". Nell'elenco del "personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della 35esima armata", i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare è scritto semplicemente 'privato'. Figura anche qualche nome proveniente da diversi distretti ceceni.

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A Bucha trovata una stanza di tortura con cinque cadaveri

L'esercito ucraino ha trovato a Bucha una camera di tortura usata dai soldati russi con i cadaveri di cinque civili piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena. La notizia è riportata dall'agenzia Unian. La truppe russe avrebbero utilizzato il seminterrato di un sanatorio locale per bambini chiamato "Radiant". 

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Lavrov: “A Bucha messa in scena dell'Occidente”

"La situazione a Bucha è una messa in scena dell'Occidente e dell'Ucraina sui social network". A dirlo è il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ripreso dalla Tass. 

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“Russi sparano contro chiesa nel Lugansk”

Militari russi hanno sparato contro una chiesa a Rubizhne, nella regione di Luhansk, e hanno ferito due sacerdoti. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk Sergey Gaidai su Facebook, citato da Unian. "Gli orchi hanno sparato contro un'altra chiesa e ferito due sacerdoti. Un proiettile razzista ha colpito una chiesa in onore di San Luca di Crimea a Rubezhnoye. Il bombardamento ha perforato il tetto della chiesa", ha scritto. 

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Il racconto degli abitanti di Bucha: “I russi sparavano all'impazzata”

"L'orrore nel nostro villaggio è cominciato quando una ventina di tank russi hanno attraversato questa strada incolonnati e hanno cominciato a sparare con i kalashnikov all'impazzata sulle nostre case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole. Non evacuavano, sparavano. E con alcuni tank hanno sfondato le case". È quanto Tamara racconta a Bucha, in Ucraina, e come raccolto dalle agenzie stampa sul posto.

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Macron: “Servono nuove sanzioni, crimini di guerra a Bucha”

Emmanuel Macron ha detto di essere "favorevole" a che l'Unione europea decida nuove sanzioni contro la Russia, dopo che centinaia di corpi civili sono stati trovati nella regione di Kiev. "Ci sono indicazioni molto chiare di crimini di guerra" a Bucha, ed è "più o meno stabilito che è stato l'esercito russo" che era presente lì, ha aggiunto il presidente francese.

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Zelensky: “Nonostante le atrocità i colloqui con la Russia continuano”

"È difficile dire come, dopo tutto quello che è stato fatto, possiamo avere qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. Questo è a livello personale. Ma come presidente, devo farlo. Ogni guerra deve finire". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla CBS.

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Varsavia: “Commissione internazionale per genocidio compiuto dai russi”

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha chiesto un'indagine internazionale su quello che ha definito un "genocidio" compiuto dalle truppe russe in Ucraina. "Stiamo proponendo una commissione internazionale per indagare su questo crimine di genocidio", ha detto, riferendosi all'uccisione di civili in città come Bucha vicino alla capitale Kiev. 

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Missili su Ternopil, cittadini nei rifugi

Attacco missilistico su Ternopil, città dell'Ucraina occidentale, capoluogo della regione omonima. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco di Ternopil Serhiy Nadal, citato da Ukrainska Pravda, che ha aggiunto di aspettarsi dati ufficiali dal comando operativo West. Un missile nemico - ha riferito - sarebbe stato abbattuto a Slavuta, nella regione di Khmelnytsky, in Ucraina occidentale. Il sindaco ha detto che l'allarme aereo è in corso e ha chiesto ai cittadini di rimanere nei rifugi. 

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“Russia sta mobilitando altri 60mila soldati”

La Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo afferma l'esercito ucraino, stando a quanto scrive il Guardian. Le forze di Kiev hanno pubblicato il loro rapporto operativo alle 6 di stamattina, affermando che Mosca ha lanciato una "mobilitazione nascosta" di circa 60.000 soldati per ricostituire le unità perse in Ucraina.

(Unioneonline/s.s.-l.f.)

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