Cremlino: «L’ultimatum di Kiev e degli alleati è inaccettabile. La nostra proposta sostenuta anche dai Paesi Brics»
Mosca dichiara l’intento di «raggiungere una soluzione al conflitto e una pace a lungo termine»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’intento di avviare i negoziati per «raggiungere una soluzione del conflitto in Ucraina e una pace a lungo termine» c’è. Lo ha dichiarato il Cremlino, mettendo nero su bianco la volontà di trovare un punto d’incontro per porre fine al conflitto con Kiev, in seguito alla proposta del presidente Vladimir Putin di organizzare colloqui diretti tra russi e ucraini a Istanbul giovedì. «Siamo pronti a cercare seriamente soluzioni per una soluzione pacifica a lungo termine», ha affermato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov nel suo briefing quotidiano.
Allo stesso tempo però Mosca ha definito «inaccettabile» l’ultimatum dato da Kiev e dai suoi alleati europei di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni prima dell'avvio di negoziati diretti tra Russia e Ucraina sull'esito del conflitto. «Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia, non è appropriato. Non possiamo parlare alla Russia in questo modo», ha dichiarato Peskov, che non ha detto nulla sulla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di incontrare Vladimir Putin «di persona» giovedì a Istanbul, cosa che sarebbe la prima volta dall'inizio dell'offensiva su larga scala della Russia nel febbraio 2022.
Il portavoce ha aggiunto che la proposta di Vladimir Putin per negoziati diretti russo-ucraini ha «il sostegno dei leader di molti Paesi» compresi quelli del Brics, di cui fa parte la Cina e che anche il presidente americano Donald Trump ha chiesto all'Ucraina di partecipare a colloqui diretti senza condizioni come proposto da Mosca.
(Unioneonline)