Chef italiano morto a New York, escort condannata a 30 anni: “L’ha ucciso per pochi e facili dollari”
La donna è accusata di aver assassinato Andrea Zamperoni somministrandogli con l’inganno un cocktail di narcotici
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La Corte distrettuale di Brooklyn ha condannato a trent’anni di reclusione Angelina Barini, la escort canadese 43enne accusata di aver provocato la morte per avvelenamento dello chef lodigiano di Cipriani Dolci a New York, Andrea Zamperoni.
Il 33enne, originario di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo, nel Lodigiano, lavorava per la nota catena di ristoranti Cipriani da una decina di anni e da uno si era trasferito negli States quando fu trovato morto, il 21 agosto 2019, in un motel del Queens. Secondo le accuse, tre giorni prima Barini si è servita di un cocktail di narcotici, compreso il potente oppioide fentanyl, per avvelenarlo con l’inganno e derubarlo.
La sentenza è stata pronunciata in nottata dal giudice Brian Cogan.
Sarebbero altre tre le vittime della donna. "L'imputata ha drogato e ucciso più persone per pochi e facili dollari, le ha derubate mentre giacevano incoscienti e morenti a causa delle droghe letali che aveva loro somministrato”, sostiene l'ufficio del procuratore del distretto orientale di New York. Barini, si spiega, "ha dimostrato uno scioccante disprezzo per la vita umana. La sentenza dovrà servire come monito, per futuri autori, che ci sono pesantissime conseguenze a questi orribili crimini".
Resta da chiarire il coinvolgimento di un presunto complice, Leslie Lescano, 45 anni, ex di Barini e pusher. Secondo gli inquirenti da giorni i due avevano preparato il delitto. Quando Zamperoni era morto o comunque già incosciente, Lescano – che era nascosto nel bagno della stanza del motel – avrebbe preso la sua carta di credito e sarebbe andato in un market del quartiere per comprare cibo per Barini. Poi avrebbe cercato di prelevare altro denaro.
(Unioneonline/D)