Cinquecentomila persone sono scese in piazza e molte strade sono state bloccate a Barcellona, dove cinque diversi cortei di manifestanti sono arrivati da tutta la regione spagnola per partecipare alla manifestazione organizzata oggi in concomitanza con lo sciopero generale indetto dai sindacati, dopo le condanne di nove leader indipendentisti disposte dal tribunale di Madrid.

Il centro della capitale catalana è completamente bloccato dai manifestanti.

Accanto alle persone che sfilano pacificamente, si sono verificati scontri tra dimostranti e forze dell'ordine, in tenuta anti-sommossa, e lanci di oggetti di ogni genere, con manifestanti che hanno scagliato transenne in metallo, cassonetti incendiati e trascinati in mezzo alla strada.

Le tensioni e i disordini - nei quali sono rimaste ferite 35 persone - sono in corso in Via Laietana, di fronte al quartier generale della polizia. Protagonisti un gruppo di giovani, soprattutto studenti.

Dieci gli arresti.

Gli accessi principali a Barcellona sono interrotti e all'aeroporto sono stati cancellati 57 voli dei quasi 1.000 previsti.

Sono stati sospesi gli ingressi alla Sagrada Familia.

Intanto la Liga spagnola ha rinviato il match tra Barcellona e Real Madrid che era previsto per il 26 ottobre prossimo.

IN SARDEGNA - Nell'Isola sono state diverse le mobilitazioni a sostegno dei catalani, con sit in davanti alle prefetture e nelle piazze.

Manifestazioni e ritrovi si sono tenuti in mattinata davanti alle prefetture a Cagliari e Oristano, mentre nel pomeriggio ci sono state dimostrazioni a Nuoro e Sassari.

Sardigna Natzione ha organizzato invece una manifestazione in piazza Garibaldi, nel capoluogo, davanti alla sede del consolato spagnolo con striscioni, slogan e volantini.

(Unioneonline/F)
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