Anders Behring Breivik, il 35enne norvegese di estrema destra autore delle stragi di Oslo e Utoya (77 vittime), si ribella alle condizioni in cui è costretto a vivere in carcere. Da lui stesso definite come una vera e propria "tortura". Le sue lagnanze sono state affidate a una lettera inviata ai giornali dello Stato scandinavo. Dove il killer pretende innanzitutto che le autorità carcerarie gli sostituiscano la Playstation 2 che ha a disposizione in cella con il modello più aggiornato. Inoltre, Breivik vorrebbe poter scegliere i giochi da utilizzare e ottenere un adeguamento del salario che riceve in carcere (36 euro, come tutti gli altri detenuti). Il terrorista di estrema destra, in isolamento dal 2011, elenca poi una decina di altri possibili miglioramenti, che a suo dire adeguerebbero la sua detenzione alla normativa europea nel campo di diritti fondamentali. Miglioramenti che, sostiene, gli spettano, in quanto sinora si è comportato come un "detenuto modello". Se non li otterrà, minaccia, inizierà uno sciopero della fame a oltranza.
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