Il caso dei droni russi in Polonia è un fatto «gravissimo» e «quel che crea allarme è il fatto che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollato». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Lubiana nella prima tappa della sua visita in Slovenia.

Secondo il Capo dello Stato, quanto avviene in Ucraina viene accentuato anche dalle «dichiarazioni minacciose del Cremlino ai Paesi europei che sono un elemento che induce all'allarme. Il rischio estremamente alto che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile».

Mattarella ha anche parlato del conflitto in Medioriente. «La condizione – ha detto - rimane drammatica. Dopo la pagina oscura del 7 di ottobre con ostaggi ancora detenuti da Hamas in maniera inammissibile, vi sono delle condizioni sempre più inaccettabili e di dimensioni tragiche. Quello che avviene a Gaza non è accettabile: una popolazione intera ridotta alla fame è una condizione che non si può accettare. Così come non si può accettare di espellere una popolazione o occupare territori in Cisgiordania rendendo impossibile una soluzione in quella regione». 

Il presidente della Repubblica ha anche condannato l’attacco israeliano contro i capi di Hamas a Doha per i negoziati. «Uguale preoccupazione a quanto avvenuto in Polonia con i droni russi –ha sottolineato il Capo dello Stato – induce quanto avvenuto in Qatar, perché è inaccettabile che si violi la sovranità di un paese».

(Unioneonline)

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