Resta altissima la tensione in Medioriente, dopo il riaccendersi del conflitto tra Israele e Hamas, rinfocolatosi, con una portata «mai vista prima» (i morti sono ormai migliaia da entrambe le parti), dopo gli attacchi partiti dalla Striscia di Gaza verso il territorio dello Stato ebraico sabato scorso. 

Le notizie del 12 ottobre

Tajani in Israele - «Venerdì sarò in Israele per ribadire la nostra vicinanza ad un popolo ferito dalla violenza del terrorismo di Hamas. Poi andrò in Giordania». Lo ha annunciato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Francia: vietate manifestazioni pro Hamas – Il ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei "facinorosi che turbano l'ordine pubblico". In un telegramma ai prefetti e rivelato dall' Afp, Darmanin chiede il divieto delle "manifestazioni filo-palestinesi perché possono generare turbative dell'ordine pubblico". 

Hamas: due anni per preparare gli attacchi – Sono serviti due anni di preparazione per l'attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell'operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico. Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi “alleati” sono stati informati solo dopo l'inizio delle azioni militari.

Italia disponibile per corridoi umanitari – “L'Italia non si è mai tirata indietro, qualora fosse richiesto dalla comunità internazionale e dall'Onu un impegno di pace di questo tipo saremmo i primi disponibili ma adesso nessuno ha chiesto qualcosa di simile". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Usa e Israele: «Hamas come l’Isis» – “Hamas deve essere schiacciato come l'Isis". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nella conferenza stampa con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Biden all’Iran: «Fate attenzione» – Joe Biden ha avvertito l'Iran di "fare attenzione", mentre le tensioni in Medio Oriente continuano ad aumentare dopo gli attacchi di Hamas contro Israele e la reazione israeliana su Gaza. "Abbiamo chiarito agli iraniani di fare attenzione", ha detto il presidente ad un incontro con i leader della comunità ebraica alla Casa Bianca.

Ambasciatore Israele: «Non faremo la guerra all’Iran» - "Non inizieremo una guerra contro l'Iran". Lo ha dichiarato in un briefing l'ambasciatore israeliano a Mosca, Alexander Ben Zvi, citato dalla Tass. 

Iran: «I Paesi arabi si uniscano contro Israele» – "Oggi tutti i Paesi islamici e arabi, come anche le popolazioni che vogliono la libertà nel mondo, devono trovare un accordo e raggiungere una cooperazione in un percorso per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa".

Raid di Israele anche in Siria – Raid aerei attribuiti a Israele contro gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco hanno preso di mira depositi di armi iraniane custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-raniani presenti in Siria. Lo riferiscono media panarabi che citano fonti della sicurezza siriane.

La richiesta alla Germania - Israele ha chiesto alla Germania munizioni per le navi da guerra a causa degli attacchi terroristici di Hamas: il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius lo ha dichiarato stamattina a margine di una riunione della Nato a Bruxelles come scrive la Dpa. All'agenzia tedesca risulta che sono state richieste anche sacche di sangue per trasfusioni e giubbotti antiproiettile. Le richieste saranno ora discusse con Israele, ha detto Pistorius dichiarando: «Siamo al fianco degli israeliani».

La Cina: «Serve equilibrio» – L’evoluzione del conflitto resta un’incognita. Si muovono intanto le diplomazie. «La Cina ha bisogno di assumere un atteggiamento più equilibrato sul conflitto tra Israele e Hamas». Lo afferma l'ambasciatrice israeliana a Pechino, lrit Ben-Abba, in un'intervista a Bloomberg Tv, anticipando che Zhai Jun, l'inviato cinese per il Medio Oriente, dovrebbe avere colloqui con la parte israeliana, dopo le telefonate di martedì e mercoledì avute, rispettivamente, con quelle egiziana e palestinese. 

Ancora bombe nella notte – Nella notte tra mercoledì e giovedì non si sono interrotti i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: il numero delle vittime resta imprecisato, si parla di 50 decessi e oltre 250 feriti.

(Unioneonline)

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