Era sbarcato in Calabria nel 2016 Fahrad N., il giovane afgano fermato per l’attentato avvenuto ieri a Monaco. Dichiarò di avere 15 anni, fu identificato e fotosegnalato, poi andò subito in Germania, prima di passare la frontiera era stata registrata la sua presenza a Brescia.

La Germania aveva rifiutato la richiesta d’asilo, ma il 24enne aveva ottenuto dal ministero per l’immigrazione la sospensione dell’espulsione. Era già noto alle forze dell’ordine per furto e possesso di droga e, riporta il settimanale Spiegel, aveva pubblicato sui social post a sfondo islamista. Uno proprio prima di agire.

L’uomo, interrogato, ha ammesso di essersi lanciato intenzionalmente sulla folla. Il magistrato Gabriele Tilmann, che coordina le indagini, ha parlato di «orientamento islamista» del sospettato. Non ci sono al momento motivi per credere che abbia avuto complici o faccia parte di una rete, in particolare non esiste al momento alcuna prova che facesse parte di organizzazioni come lo Stato islamico.

Un film già visto, un’auto che travolge la folla in centro città, questa volta durante una manifestazione sindacale, lasciando a terra 36 persone. Due dei feriti sono molto gravi, tra questi un bimbo in fin di vita. L’ennesimo attentato del genere, l’ultradestra parla di «uno schema, sempre lo stesso, che si ripete». Ed è pronta a passare all’incasso alle elezioni del 23 febbraio, anche se l’ultima auto a schiantarsi sulla folla – al mercatino di Natale di Magdeburgo – fu quella di un medico saudita, simpatizzante proprio dell’Afd. Meno di un mese fa invece in un parco bavarese, ad Aschaffenburg, due persone fra cui un bambino di due anni erano state uccise dalla mano di un giovane afghano armata di un coltello da cucina.

La Mini Cooper bianca del giovane afgano ha superato il veicolo della polizia che faceva da scorta al corteo, accelerando a tutto gas, e ha travolto le persone. Panico, urla, decine di feriti, un passeggino a terra. La polizia ha sparato, poi ha bloccato l’aggressore e lo ha portato in ospedale.

«Un attentato spaventoso», lo ha definito poco dopo il cancelliere Olaf Scholz, annunciando senza riserve «nessuna indulgenza, il responsabile va punito e deve lasciare il Paese».

La candidata cancelliera di estrema destra e copresidente dell'AfD, Alice Weidel, si è espressa su X chiedendo «una svolta sulla politica migratoria adesso». «L’autista terrorista di Monaco era un richiedente asilo afgano noto alla polizia. Molti altri feriti gravi, tra le vittime ancora donne e bambini. Invio tutte le mie condoglianze alle vittime e ai loro cari. Dovrebbe continuare sempre così? Una svolta migratoria adesso!».

I feriti sono stati soccorsi e ricoverati in diverse cliniche e ospedali del capoluogo. L'appartamento del giovane afghano, che viveva in una casa multifamiliare, è stato perquisito.

(Unioneonline/L)

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