Matrice terroristica formalmente esclusa, per ora, dietro il sanguinoso attacco compiuto ieri sera su un treno passeggeri in viaggio nel Cambridgeshire, lungo il percorso fra Doncaster e Londra, in cui sono state accoltellate almeno 11 persone, due delle quali ancora ferite gravemente. Lo rende noto questa mattina la polizia britannica, in un aggiornamento sulle indagini, precisando che i due sospetti arrestati sono entrambi cittadini britannici, uno di colore e l’altro di origini caraibiche.

Intanto cancellazioni a raffica e disservizi inevitabili per tutta la giornata lungo la linea ferroviaria che collega Londra al nord del Regno Unito. I vertici della Lner, l'operatore del treno colpito, hanno rivolto un appello ai passeggeri a non viaggiare fino a stasera. O, nel caso, a cercare di utilizzare altri vettori.

L'episodio è avvenuto a bordo di un convoglio partito da Doncaster, nel nord dell'Inghilterra, e diretto nella capitale inglese, nella stazione di King's Cross. La furia violenta si è scatenata mentre il convoglio transitava nella contea del Cambridgeshire, non lontano da Cambridge, a circa 80 chilometri dalla capitale. È stato tirato il freno d'allarme e il treno ha compiuto una fermata d'emergenza non prevista nella stazione della cittadina di Huntingdon, dove i feriti sono stati soccorsi, decine di altri passeggeri sono state evacuate e almeno 30 agenti armati sono intervenuti per fermare i sospetti.

«Al momento non risultano italiani coinvolti e non è ancora sicuro quali siano i motivi dell’assalto»: così su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «L’ambasciata d’Italia e il consolato a Londra stanno seguendo la vicenda dell’accoltellamento di molti passeggeri a bordo di un treno a Huntingdon, nel Regno Unito. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e al popolo della Gran Bretagna per questo terribile episodio», ha aggiunto il ministro.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata