Sono 1000 le persone con le quali, alle Hawaii, si sono persi i contatti e l’ultimo bilancio delle vittime provocate dagli incendi, soprattutto nella città di Lahaina, parla di oltre 60 morti. Ma le autorità locali ritengono che il numero aumenterà ancora.

Di sicuro c’è invece la devastazione, con danni non ancora calcolati ma tali da far dire al governatore Josh Green che si impiegheranno anni e saranno necessari miliardi di dollari per ricostruire Lahaina, centro storico e turistico dell'isola di Maui, ridotta a rovine fumanti da quello che lo stesso Green definisce il peggior disastro naturale nella storia dello Stato, dove sono tra l'altro migliaia le persone rimaste senza casa dopo che gli incendi hanno raso al suolo oltre 1.700 edifici.

Tra quelle macerie potrebbero adesso moltiplicarsi i dati sulle vittime.

Dall'Italia il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la vicinanza agli Usa e ha anche confermato che sull'isola risultano esserci circa 60 italiani «li stiamo rintracciando», ha scritto sui social, confermando inoltre che «tra le vittime non ci sono connazionali».

Papa Francesco ha inviato un messaggio di cordoglio per i morti con un telegramma, a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in cui esprime «solidarietà a tutti coloro che soffrono per questa tragedia, soprattutto coloro che hanno perso i propri cari» e assicura le sue preghiere »per i morti, i feriti e gli sfollati, nonché per i soccorritori e il personale di emergenza».

(Unioneonline/s.s.)

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