Continuano a preoccupare i dati sugli incendi in Brasile.

La deforestazione in Amazzonia è cresciuta del 300% ad agosto rispetto allo stesso mese del 2018 e di quasi il 100% nella prima parte del 2019. I numeri ufficiali sono allarmanti: entro la fine dell'anno potrebbero superarsi i 10mila chilometri quadrati di vegetazione andata in fumo.

L'Istituto nazionale per le ricerche scientifiche non ha dubbi: la più grande foresta tropicale del mondo ha perso 1700 km quadrati in tutto agosto.

Una situazione ai limiti che ha portato allo scontro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e i leader europei nel periodo del G7. Il capo di Stato francese Emmanuel Macron, infatti, aveva parlato di catastrofe planetaria accusando l'omonimo sudamericano di scarsa organizzazione e offrendo aiuti per milioni di euro. Sostegno non accettato e rispedito al mittente. "Sono dispiaciuto che qualche politico provi a strumentalizzare quello che sta succedendo", aveva spiegato Bolsonaro. "Il tono sensazionalistico di Macron non aiuterà a risolvere il problema".

Intanto, l'Amazzonia continua a bruciare.

(Unioneonline/M)
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