Sarà l’Italia, e in particolare la Sardegna, a fine secolo, a contare l’indice di dipendenza più alto d’Europa. Si tratta del rapporto tra la popolazione con almeno 65 anni e quella attiva, ossia di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Lo rivelano le proiezioni Eurostat secondo le quali, a livello locale, la maglia nera in Italia va attualmente a Biella (con un indice del 53%, al 50esimo posto nell’Unione europea), seguita da Savona e Genova (entrambe con il 52%) e Trieste (51%). Sul fronte opposto, invece, Caserta (30%), Napoli (31%) e Barletta-Andria-Trani (33%).

Attraverso i dati per province disponibili fino al 2050, Eurostat stima un peggioramento della situazione nei prossimi 30 anni in tutto il Vecchio Continente, con l’eccezione dell'Harz in Germania: la media salirà al 57% entro il 1° gennaio 2050. In particolare, l'indice di dipendenza italiano più alto sarà raggiunto in sei province sarde: Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano, Cagliari, Ogliastra e Nuoro.

A livello europeo, nel 2021 la regione greca di Evrytania ha registrato il più alto rapporto anziani-giovani (78%), seguita dalla regione belga di Arr. Veurne (65%) e la regione tedesca di Suhl, Kreisfreie Stadt (61%).

Le più giovani a livello europeo restano la regione ultraperiferica francese di Mayotte (6%), la Guyana (12%) e la regione spagnola di Fuerteventura (16%).

(Unioneonline/s.s.)

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