A vent’anni dagli attacchi dell’11 settembre, il Federal Bureau of Investigation (Fbi) ha diffuso il primo di una serie di documenti relativi alla sua indagine sugli attentati e al sospetto sostegno del governo saudita ai dirottatori.

A quanto rende noto la Cnn, il dossier risale al 2016 e fa riferimento al presunto supporto logistico che un funzionario consolare saudita e un sospetto agente dell'intelligence saudita a Los Angeles avrebbero fornito ad almeno due degli uomini che hanno dirottato gli aerei l'11 settembre 2001.

I sospetti dell’Fbi sono ricaduti in particolare su Omar al-Bayoumi, ufficialmente uno studente arabo a Los Angeles, ma sospettato di essere un agente dell'intelligence saudita che avrebbe poi fornito "assistenza di viaggio, alloggio e finanziamenti" per aiutare i due dirottatori.

“Qualsiasi accusa contro l'Arabia Saudita di complicità negli attacchi dell'11 settembre sarebbe categoricamente falsa", ha detto l'ambasciata saudita a Washington.

A decidere la pubblicazione del documento è stato un ordine esecutivo del presidente americano Joe Biden, dopo che più di 1.600 persone, feriti o familiari di vittime degli attacchi, gli hanno chiesto apertamente in una lettera di diffondere le informazioni sul ruolo – mai chiarito - dell'Arabia Saudita nell’attentato che ha cambiato le sorti mondiali.

(Unioneonline/D)

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