I bambini lo usavano come pallone da calcio e sarebbe sicuramente morto, tra atroci sofferenze, se il riccio Johnny non fosse stato salvato e preso in carico da una clinica.

La vicenda arriva da Bolzano: una persona per fortuna si è resa conto che quella palla era in realtà un povero animale e lo ha portato alla Südtirol Exotic Vets dove è stato assistito in modo costante. Quando i veterinari lo hanno preso in cura, Johnny aveva una zona del dorso abrasa e senza aculei, che però - specifica la clinica in una nota - ricresceranno nel tempo.

«Inizialmente Johnny era davvero molto piccolo, quindi abbiamo dovuto predisporre un classico piano di alimentazione ogni quattro ore, anche di notte, fino al raggiungimento di un peso soddisfacente», spiega il dottor Stefano Capodanno. «A questo abbiamo affiancato un ciclo di sverminazione con trattamenti antiparassitari perché i ricci sono sempre piuttosto soggetti a questo genere di problematiche. Grazie al fondamentale aiuto dei volontari siamo riusciti a portarlo nei tempi giusti ad un buono stato di salute consentendogli di procedere al passaggio successivo prima dell'immissione in natura».

Adesso Johnny, grazie all'interessamento di un volontario del Crab, ha a disposizione un piccolo angolo di giardino in un terreno privato ad Oltrisarco a due passi del bosco. «Quando saprà muoversi con sicurezza nell'ambiente boschivo sarà pronto ad affrontare la sua vita pienamente», fa sapere Capodanno. Fra una decina di giorni, infatti, il riccio sarà liberato in natura.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata