"È indiscutibile: l'Italia è stata lasciata sola". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in un'intervista al giornale tedesco "Sueddeutsche Zeitung", rispondendo a una domanda sulla sensazione degli italiani di essere stati lasciati soli all'inizio della crisi del coronavirus.

"Anche Ursula von der Leyen si è scusata per questo a nome dell'Unione europea, nell'Europarlamento. Devo dire che ho molto apprezzato questo gesto", afferma il presidente del Consiglio.

E a proposito del fondo salva-Stati, di cui il governo italiano sembra non volersi avvalere nella gestione economica dell'emergenza, ha dichiatato: "Anche io sono fondamentalmente scettico sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). In Italia ha una brutta fama. Non abbiamo dimenticato che nella recente crisi finanziaria sono stati chiesti sacrifici inaccettabili ai greci per ottenere prestiti".

Alla domanda se fosse contrario, anche dopo che l'eurogruppo ha dato il via libera a nuovi crediti senza vincoli, il presidente del Consiglio ha risposto: "Vedremo se davvero la nuova linea di credito sarà senza condizioni".

"I nazionalismi danneggiano l'Europa più o meno con la stessa forza del finto europeismo. Quello che serve è un europeismo critico, ma costruttivo", ha detto ancora Conte, "viviamo un momento storico che ha bisogno di un salto di qualità politico. Io la vedo proprio come Emmanuel Macron: noi siamo entrambi convinti che in gioco ci sia il progetto politico europeo. Non sto parlando soltanto delle prossime elezioni, ma dell'idea dell'Europa".

(Unioneonline/F)
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