Femminicidio questa mattina a Spinea, in provincia di Venezia, dove un uomo ha ucciso la moglie con una serie di coltellate.

Secondo quanto trapela, l’omicidio sarebbe l'epilogo di una lite familiare. La coppia, Lilia Patranel di 41 anni e Alexandru Dimitrova 35enne, entrambi moldavi, non era nuova a litigi violenti e, secondo i vicini, l'uomo avrebbe picchiato in più occasioni la compagna.

La lite e l'omicidio, senza che i vicini si rendessero conto della gravità di quanto stava accadendo, poco dopo la mezzanotte, mentre il bambino della coppia probabilmente dormiva.

Uccisa la compagna, l'uomo si sarebbe seduto accanto al figlio, aspettando le 5 del mattino per chiamare il 112 e far intervenire i carabinieri, confessando l'accaduto.

Dopo il primo esame della salma da parte del medico legale, i rilievi dei carabinieri del Ris e quindi il “viaggio” dell'omicida in camionetta nella caserma dell'Arma. Qui Alexandru si è chiuso nel silenzio più assoluto, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Successivamente è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, in attesa di essere sentito da Pm e Gip.

Divergente il racconto dei vicini. C'è chi ricorda il piccolo, che frequenta la scuola materna di Spinea, giocare davanti a casa con il padre e una sostanziale tranquillità familiare e nei rapporti di vicinato.

Altri, invece, si sbilanciano su quelle liti sentite tante, troppe volte. "È successo un omicidio ma non ci spieghiamo il perché - dice un residente dello stesso condominio -. Non abbiamo sentito nulla, non si sono udite grida".

Qualcuno punta il dito contro l'uomo. "Lei faceva le pulizie nelle abitazioni per raggranellare qualche soldo perché hanno un bambino piccolo. Diceva sempre che il marito la picchiava e la insultava".

(Unioneonline/s.s.)

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