I carabinieri del Nas di Trento hanno denunciato per omicidio colposo otto titolari di strutture ricettive della zona.

Sarebbero responsabili delle morti di tre turisti perché non avrebbero predisposto il piano di valutazione del rischio legionellosi, obbligatorio dal 2015.

A causa di tutto questo 19 turisti nell'estate 2018 si sono ammalati di legionella, e tre di loro sono morti.

Secondo le indagini c'è stata una "grave sottovalutazione del rischio da parte di quasi tutte le strutture interessate".

Tante le anomalie emerse, tra cui "la mancanza di un'adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distrubuzione interna".

I prelievi hanno evidenziato la contaminazione della rete idrica ad opera del batterio nelle strutture finite nel mirino degli inquirenti, in alcuni casi in "misura particolarmente elevata".

In particolare, in uno degli alberghi dove ha soggiornato un turista poi morto, non funzionava una valvola dell'impianto dell'acqua calda, cosa che avrebbe favorito il proliferare del batterio. E in quella stessa stanza hanno soggiornato anche altri due turisti contagiati.

(Unioneonline/L)
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