Aveva smesso di mangiare e "si stava lasciando andare" - parola del medico che lo ha curato -, ma quando gli hanno messo accanto la moglie, anche lei malata di coronavirus, i due sono guariti insieme.

La storia arriva da Chieti, a raccontarla è il responsabile dei reparti Covid degli ospedali cittadini Francesco Cipollone.

Il primo ad ammalarsi è lui, un novantenne della provincia, ricoverato tre settimane fa. Pochi giorni dopo anche la moglie risulta positiva al tampone, ma viene ricoverata in un altro reparto.

"Dopo le prime cure - è il racconto di Cipollone - il marito è riuscito a migliorare le sue condizioni cliniche, ma improvvisamente ha smesso di mangiare. Sembrava proprio che si stesse lasciando andare, e a quell'età è molto rischioso, per questo ho indagato per capire i motivi dell'inappetenza".

Eccoli spiegati: l'uomo non credeva che la moglie fosse ancora viva, perché non riusciva a vederla né ad avere notizie di lei in prima persona.

"Così ho capito che l'unica soluzione era riunirli e mi sono adoperato per spostare la moglie nello stesso reparto del marito", spiega Cipollone. Un'operazione non facile, perché occorre sempre una motivazione importante: in questo caso era puramente umana, e ha funzionato.

I due sono nella stessa stanza e possono stringersi la mano. Lui ha ricominciato a mangiare e sta meglio: aiuta la moglie a svolgere le attività della routine quotidiana e la imbocca. Ora i due potranno trascorrere la Pasqua insieme, nella speranza di una guarigione completa.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata