Corruzione, peculato, falso, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti. Questi i reati di cui dovranno rispondere 69 persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Salerno ed eseguita questa mattina all'alba da oltre 250 militari della Guardia di Finanza.

L'operazione riguarda anche le province di Avellino, Caserta e Napoli, nel mirino dei reati commessi nell'area portuale salernitana.

Destinatari delle misure cautelari sono funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società che operano nel porto salernitano, tutti indagati - a vario titolo - in concorso per ipotesi di peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti.

Il traffico vede coinvolti due spedizionieri doganali e sette africani interessati ai carichi. L'inchiesta ha portato al sequestro di oltre 60 tonnellate di rifiuti, speciali e non, nonché di oltre mille pannelli fotovoltaici e circa cento accumulatori di energia elettrica destinati al continente africano.

Nell'indagine "Tortuga" sono coinvolti anche il direttore ad interim e il vicedirettore dell'ufficio Dogane di Salerno, due avvocati e un dipendente del ministero della Giustizia.

(Unioneonline/L)
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