"È il momento di scoprire le meraviglie del Museo egizio. Da oggi entri in due con un solo biglietto a tariffa intera. Ti aspettiamo. La promozione è riservata ai visitatori di lingua araba. Basta mostrare un documento. Solo per te 2 x 1: due biglietti al prezzo di uno".

Questo il testo di un manifesto pubblicitario del museo di Torino destinato esclusivamente alla comunità araba.

E proprio per questo motivo la campagna non è andata giù a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia che su Facebook ha usato parole dure.

"È un promozione delirante: paghi un biglietto e ne prendi due se hai la carta d'identità araba. I cittadini lo hanno scoperto dalla pubblicità apparsa su autobus e tram, rigorosamente in lingua araba e senza traduzione e che ritrae una donna velata e un uomo dietro di lei che sorride", ha scritto nel post.

Aggiungendo: "Ricordiamo che il Museo egizio di Torino prende sovvenzioni pubbliche, è finanziato coi soldi degli italiani e che tra i cinque membri del CdA ci sono un esponente designato dal Comune di Torino, uno dalla Regione Piemonte e il presidente nominato direttamente dal ministero dei beni culturali".

Sullo stesso tono anche il commento, sempre su Facebook, del segretario della Lega Matteo Salvini: "Razzismo contro gli italiani, pazzesco! Al Museo Egizio di Torino (finanziato dai cittadini italiani) biglietti sconto solo per i visitatori arabi. Ma siamo matti? Qualcuno deve chiedere scusa e dimettersi. Ovviamente giornali e telegiornali nasconderanno la cosa", si legge nel suo post.

Non si è fatta attendere la replica del Museo, che in un comunicato ha affermato: "Non è discriminazione, facciamo anche campagne in lingua inglese su media rivolte al mondo anglosassone e aperture a prezzi scontati in alcuni giorni per tutti".

A proposito dell'uso dei soldi pubblici l'ente ha dichiarato che "non esiste problema dice perché il Museo si autofinanzia con i propri biglietti".

(Unioneonline/F)
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