È recidiva Tamara Masia, la 43enne vercellese di origine sarda che lo scorso 4 gennaio, in piazza Gae Aulenti a Milano, ha aggredito un ragazzo di 28 anni spruzzandogli addosso uno spray al peperoncino e poi versandogli in faccia dell'acido che ha provocato al giovane ustioni alla guancia e al collo.

La donna era già stata denunciata quattro volte per stalking negli ultimi due anni, sempre da ragazzi più giovani di lei.

È quanto emerge dalle indagini del pm Alessia Menegazzo e del procuratore aggiunto Letizia Mannella.

Ecco quanto ricostruito dagli inquirenti. I due si erano incontrati tre o quattro volte a partire dallo scorso 18 dicembre. Poi lui, Daniele Polacci, ha deciso di troncare la relazione: quella donna "era strana" e "non gli piaceva".

Ma lei non si è rassegnata. Ha iniziato a tempestare il giovane barista originario di Modena di telefonate e messaggi, alcuni anche minacciosi, e aveva provato a contattare alcuni suoi amici e familiari chiedendo loro dove si trovasse. Si era presentata nel bar in cui lavorava, e la sera prima dell'agguato lo aveva aspettato sotto casa: era stata vista dai vicini, che hanno lanciato l'allarme, e la donna è riuscita a dileguarsi prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.

Non finisce qui: pare anche che con falsi profili Instagram e Facebook avesse iniziato a tormentare le amiche del 28enne, commentando le foto che le ritraevano assieme a lui.

Sabato mattina l'agguato. Occhiali da sole e cappuccio in testa per non farsi riconoscere, la donna ha aspettato Daniele in cima alle scale mobili della piazza. Quando lo ha visto, lo ha chiamato, e non appena lui si è voltato lo ha aggredito: prima lo spray al peperoncino, poi l'acido in faccia, e per sua fortuna il giovane è riuscito a proteggersi l'occhio.

Fermata a Genova nella notte tra sabato e domenica, questa mattina è stata interrogata dal gip chiamato a decidere sulla richiesta di convalida del fermo e della custodia cautelare in carcere.

Daniele Polacci è ancora scosso: "Era strana - racconta - ho cercato di interrompere gli incontri. Mi chiedeva sempre perché facessi qualsiasi cosa, già dopo poche ore non la sopportavo più

"Ho mezza faccia corrosa - spiega -, soffro d'ansia e ho paura che lei mi venga ancora a cercare. Noi uomini di solito ci sentiamo molto tranquilli, invece raccomanderei a tutti di stare più attenti e di non fidarsi della prima persona che capita".

(Unioneonline/L)
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